domenica 12 dicembre 2010

Best Woman 2010

Ritorno alle gare spensierate.
Finalmente senza nessuna tensione, completamente rilassato alla fine troppo rilassato ho corso questa  Best Woman di Fiumicino.







Cat.TempoRealTime

 MM50  00:40:33  00:40:12 















Forse il fatto è che mi alleno seriamente ma poi magno e bevo come un assatanato.
Comunque subito dopo aver preso il pettorale dai miei compagni dell'Olimpia che hanno fatto un'iscrizione cumulativa, senza il pacco gara Sigh!, ho incontrato Karim.
Era Ora! Cercavamo di  beccarci da oltre un mese. Prima per qualche allenamento nel fine settimana e poi a Firenze per correre insieme la Maratona.
Ma, per un motivo o per un'altro, non siamo mai riusciti nell'impresa.
La sua esperienza internazionale ed il suo lavoro mi affascina parecchio e quindi ci siamo fatti un bel po di chiacchere durante il riscaldamento prima della partenza. Penso anche di aver avuto la responsabilità di averlo portato nel mondo dei blogtrotters. Lessi, casualmente, il suo primo post e lo segnalai mi sembra di ricordare, a Giancarlo, e da quel giorno è entrato a far parte a pieno merito nel gruppo degli amici di Roma.
Per chiaccherare però, abbiamo pers tempo e siamo partiti ben intruppati nel gruppone.
Ci siamo subito persi di vista ed io ho iniziato la mia fatica cercando di liberarmi dalla morsa del gruppo e tagliando per prati e marciapiedi per tutto il primo km.
Il resto è andato senza lode e senza infamia, sbuffando intorno ai 4' a km ed entrando un po in crisi dopo il settimo km.
Nell'ultimo km ho rallentato ulteriormente perche ho avuto 3 o 4 spasmi allo stomaco che annunciavano un imminente fuoriuscita di liquidi ma per fortuna è arrivato il traguardo.
Mi metto da una parte ad aspettare Karim pensando "chissà quando arriva? tra le intenzioni dimesse, dichiarate nel prepartenza e il giudizio che  Il Califfo aveva espresso sui suoi metodi di allenamento Katzen, mi infreddolirò per 2 o 3 min, almeno".
Il tempo di voltarmi e il ragazzo è lì. 40'25" suo PB.
Alla prossima mi sega le gambe. Sicuro!
Comunque, a parte il tempo cronometrico, ( mi sarebbero bastati 20 sec in meno per il morale), sono contento di esser tornato a gareggiare su distanze umane.
Ci rivedremo alla Corsa della Befana,

lunedì 6 dicembre 2010

Qualche novità

 Domani correrò. Stasera qualche novità musicale per far passare la noia e le incazzature del Lunedì.
Fitz and The Tantrums - Winds Of Change


Some Are Lakes' by Land of Talk


Pomplamoose - Michael Jackson - Beat It  

venerdì 3 dicembre 2010

Al peggio non c'è mai fine!

La dodicesima edizione, organizzata come sempre da Assindustria Sport Padova, si svolgerà il 17 aprile 2011. E, come è accaduto in passato, saranno gli atleti stranieri i grandi favoriti della Maratona di Sant'Antonio, che ogni anno spinge migliaia di atleti a correre lungo il percorso del Santo fino in Prato della Valle a Padova.


Non a caso il 25 aprile 2010, sul gradino più alto del podio, è salito, tra gli uomini, Gilbert Chepkwoni. Mentre tra le donne si è imposta Rael Kiyara. Entrambi keniani. Un predominio del "continente nero" che non va giù al Carroccio. Meglio allora, come ha sostenuto ieri sera, in consiglio provinciale, l'esponente leghista Pietro Giovannoni, intervenuto nel dibattito sul tracciato della maratona, che gli enti locali non continuino a finanziare una manifestazione alla quale in maggioranza partecipano "atleti africani o comunque extracomunitari in mutande". Podisti padani, fatevi avanti.


Giovannoni non è nuovo a provocazioni e battute. In occasione della discussione della mozione contro l'omofobia parlò di "culattoni e lesbiche". Giustificandosi poi per l'uso del termine ingiurioso con il fatto che "in Veneto si dice così".

martedì 30 novembre 2010

Maratona di Firenze 2010

3ore 18 minuti 12 secondi.
Non vedevo l'ora di tagliare il traguardo.
Un supplizio finale senza possibilità di salvezza.
Gli ultimi km per me rimangono sempre un calvario. Mi esaurisco completamente. Fino al 35 km ho retto bene poi ho rallentato e camminato.
La cronaca della gara la farò in seguito. Il tempo brutto non ha favorito l'afflusso del pubblico quindi la gara è stata noiosa.  Penso che, se non riesco ad aumentare in futuro il kilometraggio settimanale, sarà difficile avere miglioramenti.
I 4'30" di media li reggo tranquillamente per quanto riguarda l'impegno cardiaco ma muscolarmente non riesco a fare bene il cambio per tirare fuori gli zuccheri dai grassi.
Il fatto di averla finita e di essere passato al 39 km davanti ai miei figli e Wife ancora in grado di corricchiare mi ha comunque dato la soddisfazione di aver corso questa gara.
E questo è quello che voglio ricordare.

lunedì 22 novembre 2010

Ci siamo- Tutto pronto per Firenze 2010

Sono soddisfatto degli allenamenti fatti.
Una certa maturità corsaiola mi fa ritenere di aver raggiunto un buon livello di preparazione.
Certo i km  corsi sono sempre pochi rispetto a ciò che si dovrebbe. Ma questo è quello che ho potuto fare ed è inutile recriminare.
Il risultato di una maratona è talmente legato a tanti fattori imprevedibili che non c'è nessuna certezza per ora.
Spero di migliorarmi ma se non succede non fa niente. L'importante è non lasciare, non abbandonare. Come a Padova.

Un ritiro non si diggerisce proprio. Non riesco a dimenticarlo.
Mi ha insegnato però ad apprezzare quello che prima mi faceva incazzare.
Caspita! Non puoi restare deluso perchè invece di 3:09 fai 3:11. Questa lezione spero di averla imparata.

Questi gli ultimi allenamenti significativi:
Sabato 20/11 - Lungo a 4'30"
http://connect.garmin.com/activity/57317065

Mercoledì 17/11 - Ripetute 1 km a 4'10" + 1 km a 4'30" x 7 volte
http://connect.garmin.com/activity/57317091

Sabato 13/11 - Lunghissimo
http://connect.garmin.com/activity/56962040

Mercoledì 10/11 - Ripetute 1 km a 4'10" + 200 mt a 5' x 14 volte
http://connect.garmin.com/activity/56316795

Belleruche - Clockwatching

Heartless Bastards - Hold Your Head High - HearYa Live Session  

The Thermals - A Pillar of Salt 

domenica 7 novembre 2010

4 Settimane a Firenze

Gli allenamenti in vista di Firenze stanno dando i frutti sperati.

Certo l’incertezza delle reali possibilità in gara resta sempre.
Come la maratona sempre prevede.
I 4 allenamenti settimanali mi portano a percorrere almeno 70 km a settimana con punte di 80. 
 I lavori in pista mi producono sempre una grande soddisfazione.
 L’ultimo, lo scorso giovedì, sulla carta sembrava un calvario – 10 x 500  in 2’ rec. 200 in 1’ + 1000 in 5’ + 5000 a 4’10” – alla fine è riuscito benissimo sempre sotto i tempi stabiliti con una media finale complessiva di 4’15”.
Sui lunghissimi le sensazioni invece non sono così rassicuranti.
Ieri ho corso il quinto sopra le 2 ore e mezza. Oltre 35 km in 2h 45’.
Per rendere la simulazione  parziale della gara mentalmente più impegnativa, avevo programmato con Luciano di correrne una gran parte al “biscotto” a Caracalla. 
Con Roberto abbiamo iniziato le fatiche dal solito posto sul Lungotevere, vicino ai camion che vendono libri usati.
Siamo partiti lentamente, scendendo direttamente sulla pista ciclabile sulla riva del Tevere.
Dopo 30 min. circa eravamo al Biscotto. Iniziamo a girare e dopo una decina di minuti incrocio Giancarlo - Runner Blade.
Con grande piacere lo saluto. Era parecchio che non ci incontravamo e mi ha fatto molto piacere vederlo di nuovo. Janco mi dice di essere lì per fare una mezza maratona a 4’40” di media e al volo decidiamo di  correre insieme.
Purtroppo trascuro Roberto che mi aveva accompagnato fino lì ( spero che poi abbia accettato le mie scuse per l’abbandono) e con quel metronomo di Giancarlo ci mettiamo a chiacchierare  e correre girando a medie impeccabili e ci sciroppiamo insieme 15 giri per 18 km.
Che fortuna!! Con i 10 km fatti prima dell’incontro mi sono volate (si fa per dire) oltre 2 ore.
La stanchezza muscolare si comincia a sentire forte. Saluto e ringrazio Giancarlo e con Roberto prendiamo la strada del ritorno.
Inizia una sensazione di esaurimento molto simile al "muro"  tanto che intorno al 30/31 km mi fermo e cammino per qualche decina di metri.
Riparto con calma e piano, piano riprendo un ritmo adeguato che mi porterò fino alla macchina, parcheggiata al punto di partenza.
L’allenamento finisce con una media di 4’42”. Visto così sembra un tempo buono ma vanno aggiunte almeno 2 soste tecniche all’inizio. Il freddo incide sulla mia vescica. Più altre 2 veloci per bere.
L’euforia del giovedì in pista ha lasciato il dubbio al dolore patito il sabato sul lungo.
Nonostante il miglior grado e qualità di allenamento del passato, la previsione di una parte finale di maratona sempre enormemente impegnativa non mi conforta affatto.
Parlando di musica, invece, è sempre facile trovare nuove band che mi entusiasmano, anche se qualcuno (mia cugina) inizia, con affetto a dirmi " A Ste ma che cazzo di musica senti" :-))






domenica 24 ottobre 2010

Firenze 2010

Dal rientro dalle vacanze, alla fine di agosto, la decisione era ormai maturata.
Ma la conferma definitiva doveva arrivare dai primi allenamenti e dalla reazione della caviglia infortunata.
Alla fine, quindici giorni fa ho fatto l'iscrizione alla Maratona di Firenze del 28 novembre prossimo e prenotato e pagato l'albergo per non avere più scuse o ripensamenti.
Con Luciano (The Coach) abbiamo messo a punto un nuovo programma di allenamento.
Abbiamo analizzato a lungo quanto fatto insieme negli ultimi tempi e le mie difficoltà venute fuori nel seguirei suoi precedenti programmi di allenamento.
Premesso che:

  • posso allenarmi 4 volte a settimana (se tutto va bene) tranne qualche rarissima eccezione;
  • abito in una zona di Roma con molti sali/scendi;
  • corro nel tardo pomeriggio;
mi ha realizzato un programma tipo di 4 sedute così concepito
  1. corsa lenta 1h 10' (vicino casa)
  2. lavoro in pista (Paolo Rosi - AcquaAcetosa) il mer. o giov.
  3. Fartlek (vicino casa)
  4. Lunghissimo (sab. o Dom.)
L'unico vero stress è trovare il tempo per andare all'Acqua Acetosa, allo stadio, per il resto tutti gli altri allenamenti sono ben inseribili nei miei impegni di lavoro e familiari.
Sulle ripetute in pista mi sono tolto parecchie piccole soddisfazioni, tanto che queste ultimi 10 x 1000mt corsi con il mio fido amico di corse e vicino di casa Roberto sono andati bene.

21/10/2010 - 10 x 1000 mt rec. 200 mt in 1'
Sui lunghi, la situazione va benino. ne corsi già 5 tra 2 ore e 2 ore e mezza ( 25 - 30 km). Ieri mi sono sciroppato 20 km a 4'22", grazie al cielo con Roberto, veramente duri. Forse anche per i postumi dell'allenamento in pista di giovedì scorso.
23/10/2010 - 20 km tra 4'20" e 4'15"
Sto cercando in tutti i modi di innalzare la soglia di sopportazione della fatica che a Padova a difettato parecchio.
Staremo a vedere!
Se la prossima settimana riesco ad incastrare tutto dovrei avvicinare i 300 km corsi nel mese di ottobre.



lunedì 6 settembre 2010

Estate 2010

Si riparte.
Almeno ci si prova.
La voglia di correre dopo la maratona di Padova era veramente poca. A maggio non ho combinato quasi nulla. Ci vuole un attimo a rallentare. Si comincia saltando qualche allenamento e poi si perde il controllo della situazione con una facilità impressionante. Tre figli, lavoro etc… e, il tempo strappato a tutto ciò per correre viene riassorbito in un baleno.
Qualche corsetta ogni tanto ma niente di più. La ciliegina sulla torta è arrivata con una forte distorsione alla caviglia destra verso la metà di giugno. Nel modo più banale possibile ( per un runner ), scendendo dalla macchina ho messo il piede sul bordo di una buca ed è andato quasi a 90° rispetto alla caviglia.
Dolore intenso per qualche minuto. Facevo quasi fatica a respirare. Di storte ne ho prese parecchie, avendo un appoggio che tende all’esterno, ma ho capito che questa era grave.
Durante il giorno il dolore era fisso ma sopportabile. La sera avevo una caviglia bella gonfia e ho deciso di andare al pronto soccorso.
La storia è lunga e ora non ho voglia di raccontarla e alla fine di luglio, nonostante non avessi alcuna micro frattura, la caviglia era ancora gonfia. Il dolore (il fastidio) andava sparendo e d’accordo con un fisioterapista ho ripreso a corricchiare con un tutore aircast sport.
Per fortuna tutto questo è capitato in un momento di grande stanchezza mentale ed il periodo di forzata inattività è stato salutare per recuperare anche le forze fisiche e i piccoli acciacchi che mi portavo dietro.
Non volendo sforzare tutto subito, agosto è stato dedicato alla corsa libera, a sensazione, senza nessuna tabella e obiettivo e così facendo ho corso quasi 170 km.
Ormai le vacanze estive sono passate e guardando le foto scattate al mare è suonato l’allarme. (+4 kg). Ho visto un vecchio con la panza. Ma non ero io!?
Dalla prima settimana di settembre, quindi, ho ripreso a correre con il programma di allenamento previsto per Luglio.
E’ andata con 3 allenamenti di cui 2 di qualità
ripetute in salita 15 x 100 mt in 20”
40’ risc. + 20’ a 4’15”
La caviglia è ancora un po gonfia, sintomo che non tutto è passato. Ma ora si va.
Nell’estate però ho fatto tante nuove scoperte musicali.
La più sorprendente è stata la musica dei “Bastardi Senza Cuore” – Heartless Bastards guidati da una vera dura. Erika Wennerstrom suona la chitarra in modo veramente particolare. Suono sporco ma unico.

lunedì 3 maggio 2010

Per Antiqua Itinera

Un’altra avventura è stata archiviata. Anche se non è andata come si sperava si ricomincia di nuovo a correre.

Quest’esperienza, cioè il quarto tentativo fallito di migliorare il tempo di 3 ore e 10 e 47 ottenuto alla maratona di Roma del 2008 ( Firenze 2008 – 3:11; Roma 2009 3:11; Carpi 2009 3:11 e Padova 2010 – Ritiro al 30° km) mi è servita per mettermi l’anima in pace.
Mi spiego meglio.
Ho deciso che non può ruotare tutto intorno a due maratone l’anno in previsione di un miglioramento che non arriva.
Ricomincio a correre e gareggiare ma senza l’assillo del miglioramento a tutti i costi.
Non potrò certo mai abbandonare la spinta agonistica ma un pò di sano cazzeggio mi è mancato per troppo tempo.

Ho saltato troppe gare quest’inverno per fare solo quelle compatibili con gli allenamenti.

Così ieri ho partecipato alla gara di 10 Km a Ostia Antica.
Era una gara prevista dal calendario della mia nuova società ed è stata quindi l’occasione per rivedere e conoscere nuovi amici.

L’accoglienza è stata ottima anche grazie alle presentazioni immeritate che aveva fatto la mia amica Anna e Luciano (The Coach).

La gara è andata benino anche se il tempo ottenuto non è stato un entusiasmante.

Ostia 2010 
Una gara strana, con una strettoia pazzesca dopo 2-300 mt che ha rallentato molto anche chi è partito davanti. Dopo poco poi si è passato dall’asfalto allo sterrato delle strade intorno agli scavi e soprattutto ai campi coltivati.
Sarà stato lo sterrato e forse pure la fatica accumulata dai tanti lunghi degli ultimi due mesi ma dal 4° km ho iniziato già a faticare. Ho fatto una gara in difesa ma alla fine ho tenuto benino perdendo tra 20 e 30 secondi complessivi rispetto alla posizione raggiunta al 5° km.

L’arrivo è stato festeggiato con tutti i compagni di squadra che si sono comportati in modo eccezionale. Tra le femminucce abbiamo vinto quasi tutto. Le sorelle Giacomozzi sono arrivate 1 e 3 assolute, Anna 2 di cat.  e parecchi maschietti piazzati nei primi tre delle varie categorie d’età.
Le gare future non le ho ancora programmate. Deciderò volta per volta. Intanto ho la nuova tabella d’allenamento per maggio. Luciano me l’ha preparata per mantenere il lavoro fatto fin quì senza inserire lavori pesanti e privilegiando allenamenti mentalmente facili.

Una delle grandi e belle donne del Rock – Chrissie Hynde e i suoi Pretenders.

più facili.

lunedì 26 aprile 2010

Maratona di Padova



E' finita sul Bus spazzatura.
Fino alla mezza tutto è filato liscio. Ristori perfetti, spugnaggi abbondanti. Gambe leggere e tabella tenuta in linea anche se con 2 sec. di ritardo sulla media.
Dall'ottavo al 21 km trovo due "ragazzi" che parlano e dichiarano il mio stesso obiettivo. Persone d'esperienza, con tante maratone alle spalle. Corriamo insieme per 13 km, regolandoci a vicenda l'andatura. Il tempo passa velocemente. Il primo a rallentare è il più giovane che inizia a cedere al 18°. Al 21 passo con 25 secondi di ritardo sulla tabella.
Perdo anche il secondo compagno. ( finirà in 3h e 38'.)
Penso che in fondo sono energie risparmiate e vado avanti fiducioso.
Dopo poco anch'io inizio ad avvertire un senso di debolezza che improvvisamente mi appesantisce le gambe.
La fiducia cade sotto la suola delle mizuno.
Mi sento stanco ma non riesco a capire perchè.
Visto il caldo ho sempre bevuto in abbondanza ed ho iniziato a prendere maltodestrine al 14 e al 20 km.
Troppo presto per entrare in crisi glicemica.
Troppo presto rispetto ai lunghi precedenti.
Troppop presto per avvertire gli effetti del caldo.
Le gambe non andavano più.
Fino al 25° ho tenuto poi mi sono sentito debole ed ho caracollato fino al 28 km, al 30° ero 7 min. fuori tabella a 2h 20' e senza più nessuna speranza di riuscire a correre in modo decente.
Sono passato sul tappeto del 30° km e mi sono ritirato.
Dopo poco un pulmino dell'organizzazione si è accostato al marciapiede dove ero seduto e ho aperto il portellone.
Dentro una decina di persone sedute sul pavimento. Non c'erano sedili.
Sono entrato e rimasto in piedi, incastrato tra questi derelitti come me che giustificavano in tutti i modi il loro ritiro.
Tutti avevano una buona ragione, apparentemente, ma la delusione era evidente.
Dopo un paio di km ci hanno fatto scendere e insieme a una cinquantina di altri sconfitti ci hanno caricato su un pullman della Polizia che ci ha riportati all'arrivo.
Ho riconsegnato il mio chip mentre il cronometro sul traguardo segnava 3:09:00, ho preso una bottiglietta d'acqua e me ne sono andato.
Fine.
Ma ci riproverò!

lunedì 19 aprile 2010

Periodo dal 7 al 18 aprile

Queste sono le corsette dell'ultimo periodo prima della maratona di Padova. Non ho messo le uscite lente(poche). Sono stati tutti lavori fatti con un certo impegno. Intervallati da qualche Tecar per smaltire un indolenzimento alla coscia e al gluteo destro.

10/04 - 50' tra 5' e 4'40" + 1h a 4'20" + 20' a 4'30


Corsi con Roberto. La prima parte su strada mentre l'ora a 4'20" l'abbiamo fatta al Paolo Rosi. I passaggi cronometrici sono stati perfetti. Le variazioni che si vedono in tabella sono dovute al garmin. Non ho preso i tempi in manuale.

12/04 - 30' risc. + 15 x 200mt in 42" rec. 1'

Lavoro divertente e veloce.

13/04 - 1h 10' Corsa Media

Sulla Cassia- Braccianese.

18/04 - 4 km risc. + 17 km a 4'30"

Ultimo lungo corso ieri da solo. Noioso e con un bel mal di chiappa dx.
Adesso inizia un super scarico per tentare di arrivare in condizioni dcenti.
Certo me la giocherò su piccoli margini che non mi danno molte sicurezze nel centrare il mio obiettivo sotto le 3h10'. La convinzione e la determinazione c'è il resto si vedrà.

The Thermals da Portland (Oregon)

domenica 4 aprile 2010

Settimana dal 29 marzo al 4 aprile

31/3 - 1h 10' Corsa lenta

Tutti gli allenamenti li ho corsi con Roberto, amico e vicino di casa, (che fortuna!. Questa settimana è stata tostissima e questi sono gli allenamenti più importanti che ci siamo sciroppati.
Il primo lo abbiamo corso sulla Veientana. Per fortuna con l'ora legale molte strade sono ritornate accessibili anche per gli allenamenti pomeridiani.

01/04 - 30' risc. + 4 x 3000 a 4'10" rec 1000 a 4'30"

Qui siamo andati sulla pista ciclabile partendo dal laghetto di Tor di Quinto.

03/04 - 2h40' Lungo

Alla fine buone sensazioni. Certo ho corso distante dal ritmo gara ma i km corsi nelle ultime settimane non me li hanno fatti soffrire così tanto.
La cosa buona è che anche Roberto, che nel giro di 2 settimane ha infranto per due volte il muro dei 30 km (mai corsi prima)e ha finito in condizioni buone.
Io glielo dico da parecchio che è pronto per correre una maratona intera con una buona prestazione da esordiente e soprattutto per prendere le misure e fare esperienza per lanciarsi in una carriera podistica con molte soddisfazioni...ma.....ancora non si è convinto.

06/04 - 30' risc. + 12 x 1000 a 4'10" rec. 200 in 1'

Quest'allenamento l'abbiamo fatto ieri al Paolo Rosi ed è stato veramente tosto. Da solo non lo avrei mai finito. Per fortuna con Roberto ci siamo alternati in testa e tutto è andato alla perfezione.

Girando tra i miei siti musicali preferiti ho scoperto un'altra chicca (per me). Bombay Bicycle Club. Sono giovanissimi, inglesi, faccie pulite, non fanno casino e con una pulizia del suono incredibile. Miglior gruppo giovane inglese del 2010.

domenica 28 marzo 2010

- 30 a Padova 2010

Ho fatto bene a non finire la gara di Roma. I 30 km corsi comunque vicini al ritmo gara hanno avuto un effetto positivo. Nel senso che, pur consapevole di non essere ancora pronto, mi ha fatto rivivere tutte le sensazioni negative provate nelle scorse gare. L’aspetto positivo è che mi ha risvegliato dal torpore degli allenamenti svogliati. Mi ha riportato con i piedi per terra e con la giusta concentrazione per sfruttare queste ultime settimane prima della gara.

Ho chiuso la settimana con 95 km complessivi e con un altro lungo di 30 km. Questa volta molto più lento, 2h e 28’ che mi ha fatto girare per mezza Roma.

Partito da Ponte Milvio, mi sono fatto tutto il Tevere fino al ponte dell’autostrada di Fiumicino. Sono entrato all’Eur ed ho seguito la pista ciclabile sulla Laurentina per riprendere la Cristoforo Colombo. Sono passato a San Giovanni da Footwork a salutare Luciano (the coach) per poi proseguire su via Nazionale, Via del Corso e riprendere il lungotevere verso la macchina posteggiata.

Le sensazioni finali non sono state per niente tranquillizzanti. Non riesco a fare con facilità il passaggio necessario per bruciare gli zuccheri dai grassi. Mi viene fame e la stanchezza mi porta a perdere facilmente la lucidità.

Oggi ho perso un po di tempo a rileggere gli articoli di Albanesi e Speciani sull’alimentazione e spero di provare qualche nuova soluzione alimentare nei prossimi giorni che abbinata ad un maggiore allenamento sposti sempre più avanti il problema.

Ci credo poco ma sono contento che la prova sulla Maratona di Roma mi abbia riportato alla piena concentrazione sull’obiettivo e sulla necessità di non tralasciare particolari. A questo punto è più importante correre la maratona senza riprovare quelle terribili sensazioni di sfinimento del passato che inseguire un pb a tutti i costi.

P.s. Non è vero! almeno 3 e 08 e che c…….!

Serata nostalgica con i Fleetwood Mac della bella Stevie Nicks

 

lunedì 22 marzo 2010

Allenamenti e Maratona

Dopo la Roma – Ostia e la conseguente delusione gli allenamenti sono andati non molto bene. Ho privilegiato i lunghissimi nel fine settimana ma nel complesso ho combinato abbastanza poco per quello che riguarda i lavori. Questo periodo tra l’altro coincide storicamente con la stagione dei tanti impegni sul lavoro. Poco tempo a disposizione ha portato una enorme fatica mentale nell’inserire l’allenamento in qualche giornata. Nel programma di avvicinamento alla maratona di Padova sono previsti in tutti i fine settimana lavori dalle 2 ore e 20 in su e quindi quale migliore occasione poteva esserci di inserire una di queste sgroppate all’interno della Maratona di Roma.

Gara organizzata in modo impeccabile e secondo la mia modestissima esperienza la migliore sia per il percorso che per la bellezza di correre sulle strade di casa propria.

Dovevo fare 30 km e così è andata. Finalmente sono riuscito a coinvolgere il mio compagno di allenamenti Roberto. Runner esperto ma recalcitrante sulle lunghe distanze. Ieri mattina siamo andati insieme alla partenza ma sono sicuro con uno stato d’animo ben diverso. Lui (penso) eccitato per il fatto di partecipare ad un grande evento io disteso perchè consapevole del fatto che mi sarei risparmiato quei micidiali 12 km finali.

Lasciamo la macchina alla metro di Lepanto, in funzione del ritiro al 30° km e andiamo alla partenza in metro. Arriviamo alla spicciolata e faccio in tempo a salutare solo Giancarlo Blade Runner e poi ci infiliamo nella ns. gabbia di partenza. Inizia la lunga attesa spezzata solo da un saluto con Stefano - Frate Tack. Mi ha visto ed è venuto a salutarmi affettuosamente. Mi ha fatto molto piacere.

Aveva legati alla maglietta i palloncini del pacer delle 3 ore.

L’obiettivo è correre 10 km sui 4’40” e poi incrementare.
Questi sono i passaggi-

MaraRoma 2010

Le considerazioni fatte alla fine dei 30 km purtroppo non mi hanno confortato affatto.
Sono sempre allo stesso punto. Grandi miglioramenti non se ne vedono. Pur non essendo andato al massimo ho sofferto tra il 19 e il 23° km una piccola crisi. Poi superata per quello che riguarda il ritmo. Dal 25° al 30° sono riuscito ad accelerare un pochino ma sono certo che questa forza ritrovata era dovuta più alla certezza di abbandonare al 30° km piuttosto che alla capacità di durare fino alla fine.

Le sensazioni negative c’erano già tutte. Gambe pesanti, inizio di leggeri giramenti di testa, insomma tutto mi portava a pensare di essere già alla frutta. Come le altre volte.

La cosa positiva è che questa volta ho un altro mese di allenamenti prima di correre la maratona su cui ho puntato per abbassare il mio pb sotto le tre ore e dieci.

Arrivato al passaggio ai trenta in 2 ore 14’40” sono stato ben felice di finirla.
Mi sono perso il passaggio nel centro storico di Roma negli ultimi km, sicuramente la parte più bella della gara, insieme al passaggio liberatorio e sempre commovente sotto lo striscione del traguardo, ma fare per la quinta volta lo stesso tempo e molto probabilmente anche peggio sarebbe stato insopportabile .

Va bene così e ora 30 giorni per correre e correre tutti km che servono senza nessuna scusa da accampare. Se fallirò sarà, come al solito, solo colpa mia per essermi allenato troppo poco.
Per promemoria voglio solo scrivere un paio di cose da ricordare:

Calze troppo spesse. Ormai la temperatura si è alzata e servono le super fine.
Ho preso solo un gel (maltodestrine) al 20° km. Forse è poco visto la totale mancanza di zuccheri ed i conseguenti giramenti di testa.

Ma alla fine basta …. chitarra, basso e batteria e torna il buonumore (Eels)

lunedì 1 marzo 2010

Roma - Ostia 2010

 

Split

Time

min/Km

Delta

min/Km

Km 5

0:20:55

4,11

0:20:55

4,11

Km 10

0:42:24

4,14

0:21:29

4,17

Km 15

1:04:56

4,19

0:22:32

4,30

Arrivo

1:32:01

4,21

0:27:05

4,26

Niente da fare. Non era giornata. Le gambe non sono riuscite ad assorbire la fatica accumulata in precedenza, soprattutto domenica scorsa.  Sono stato fermo 3 giorni prima di domenica e pensavo di aver recuperato. Domenica mattina ero fiducioso. Mi sentivo bene. Lasciando la macchina ad Ostia avevo visto il vento forte, come già era previsto da tutti i siti meteo, ma non mi aveva demoralizzato più di tanto.  In fondo quasi le stesse condizioni dell’anno scorso.
Con i miei amici ritorno alla partenza, faccio un giro veloce lì dove era previsto il blogpoint ma non riesco a incontrare nessuno. Comincio a scaldarmi velocemente ma presto aprono le gabbie di partenza e da lì passerà più di mezzora senza più la possibilità di muoversi. La partenza è buona ma sento da subito un indolenzimento ai polpacci. Qui commetto il mio errore. Non cambio tattica. Con quel vento e in quelle condizioni fisiche non avrei mai potuto ottenere alcun pb, Tanto valeva rallentare da subito, mettersi l’anima in pace e cercare di fare una gara in progressione che almeno serviva per allenarsi a gestire la situazione. Come un mulo sono andato avanti sforzandomi nei primi 10 km. Ma già sulle salite ero sensibilmente più lento del previsto. Dopo il camping, invece di accelerare come previsto ho iniziato a soffrire veramente con i polpacci duri come il cemento. (l’anno scorso in quel tratto filavo a 3’48”) . La corsa è finita lì. Al 13° km mi sono fermato qualche secondo con l’intenzione di ritirarmi. Poi mi sono detto “arrivo al 15° che c’è il rifornimento e magari ci sarà qualcosa , qualcuno che mi porta al traguardo”. Nel frattempo corro ad un ritmo più lento che mi fa recuperare una qualche scioltezza del movimento. Corro più piano ma corro. Arrivo al 16° e intravedo in fondo alla strada l’ultimo semaforo, basta poco ormai per vedere il mare. Arrivo sul lungomare e il vento arriva ormai violento. Il sito delle previsioni del mare windfinder dava per le 11.00 23 nodi di scirocco,  ma sono sicuro che fossero di più. Ma il vento ha inciso molto poco sulla mia prestazione, almeno sul tempo ottenuto. Non avrei fatto il pb ma sotto 1ora e trenta ci sarei stato ampiamente.
Mi consolo pensando di averla almeno finita e ieri per me era sufficiente quello.

Si ricomicia da domani una settimana di scarico e poi un programma impostato per macinare tanti km in funzione di Padova.

E’ vecchio anche lui. Fu un eroe del Festival di Woodstock, l’ho visto a Roma negli anni ottanta. Oggi è passata una sua canzone alla radio e stasera mi sono rivisto qualche video. Suona la chitarra con una violenza tale che da solo riempie il palco .

mercoledì 24 febbraio 2010

Settimana dal 15 al 21 febbraio

18/02 – 30’ risc. + 2’ F + 2’P x 40’

Corso su strada con la solita pioggerellina. Fastidioso e poco riuscito visto l’andamento poco pianeggiante di via galli.

 

20/02 – 30’ risc. + (1000 a 3’50” rec. 500 in 2’30” + 1000 a 3’50” rec. 2’ fermo) x 4

Dovevo fare questo lavoro in pista ma sabato sono arrivato tardi mentre il Paolo Rosi stava chiudendo per cui l’ho corso sul percorso di Miguel modificandolo in 8 x 1000 con un recupero di 500 “veloce” e uno “lento”

 

21/02 – 1h 40’ lento

Corso su percorso molto ondulato e in parte sullo sterrato. Purtroppo ho dovuto correre una parte sullo sterrato e ho faticato parecchio. Speriamo di non aver compromesso troppo la situazione per Roma – Ostia.

Dopo tutta questa pioggia speriamo che arrivi un’estate (summer 68) all’altezza di quei tempi e di quella musica

giovedì 18 febbraio 2010

Ipotesi di sviluppo Blogtrotters

Tutti i giovedì esce con il Sole 24Ore un inserto  “Nova” sul mondo digitale sempre attento alle novità e al cambiamento che internet porta al mondo della comunicazione, dell’intrattenimento e del lavoro. Qualche settimana fa c’era un approfondimento sul mondo dei Blog. Visto l’argomento ho conservato il giornale nel posto più calmo di casa (almeno lì puoi chiuderti dentro) per leggerlo con la dovuta tranquillità. L’articolo che mi ha preso di più è stato quello scritto da Vincenzo Cosenza che approfondisce la Social Network Analysis.

Italian-Blogosphere-cluster-def-title-450Riporto tra virgolette la parte più interessante che è comunque pubblicata per intero sul suo interessante blog .

Nello scorso post ho mostrato la rappresentazione di una parte della blogosfera italiana secondo il criterio delle citazioni ricevute da ogni blog.  Se si approfondisce l’analisi è possibile rendere visibili i cosiddetti cluster, sotto reti di relazioni tra blog, che si linkano vicendevolmente perché trattano lo stesso argomento oppure perché  dialogano tra loro, anche non pensandola allo stesso modo.

Questa operazione viene fatta con l’aiuto di algoritmi  (in questo caso quello spiegato in “Finding community structures in Mega-Scale Social Networks” by Ken Wakita e Toshiyuki Tzurumi e reso disponibile da NodeXL), che si limitano a “leggere” i link reciproci (per cui le informazioni di legenda che ho inserito tra parentesi vanno considerate come indicazioni di massima) . Chiaramente per raffinare ulteriormente l’analisi è necessario il lavoro di un analista dei social media in grado di interpretare quei link.

Dalla mia cluster analysis emergono alcune sotto reti più coese di altre come quelle dei network di nano-publishing, come Blogo (cerchi verdi) e Blogosfere (cerchi viola), in cui il linkarsi a vicenda fa parte di una strategia ben precisa tesa ad aumentare la visibilità e dunque a generare più traffico, al fine di convincere gli inserzionisti a pianificare campagne pubblicitarie su di essi."

Ma emergono anche cluster tematici ben definiti di blog che, senza un obiettivo economico, si linkano spontaneamente perché condividono una passione comune. E’ il caso delle sotto reti di blog che parlano di letteratura (cerchi fucsia),  di cinema (quadrati blu), di cucina (triangoli blu) e addirittura di vino (quadrati rossi).”

Proprio da questa ultima frase mi è venuta un idea, forse presuntuosa e di difficile realizzazione, ma che potrebbe dare un senso diverso alla ns.  passione comune:

  1. Siamo una comunità (un cluster)
  2. La passione per la corsa ci unisce
  3. Siamo relativamente pochi rispetto ai 30.000 e più che finiscono una maratona come da Classifica pubblicata in allegato a Correre
  4. Perchè non creiamo una comunità più grande cercando di attrarre gli altri runners, non ancora interessati a scrivere e condividere la loro passione, per fare un movimento che possa fare del bene agli altri.
  5. Unendoci sotto il simbolo del Maestro “The Yogi” potremmo inserire la pubblicità nei nostri blog ma per destinarla in BENEFICENZA.

Non sono in grado di mettere giù un progetto del genere ma credo molto nella collaborazione tra persone. Credo nelle reti, nella creatività e nell’intelligenza delle persone che insieme moltiplicano potenzialità ed opportunità. Noi nel ns. piccolo abbiamo già fatto qualcosa: un simbolo, una pagina comune etc.

Certo ci vuole un capo progetto che si carichi del lavoro di coordinamento e di pubblicizzare in qualche modo l’iniziativa. Ma internet ci ha insegnato che spesso le avventure iniziate per gioco, ma con passione, hanno portato molta fortuna a chi le ha intraprese.

domenica 14 febbraio 2010

Settimana dal 8 al 14 febbraio e Mezza di Fiumicino

Settimana di allenamenti su livello standard degli ultimi tempi.Il lavoro più complicato era 10 x 1000 in 3'50" con rec. 200 in 1'10". Ne ho fatti sette, su dieci ma giovedì era sera, faceva freddo, era tardi," avevo finito la benzina. Si era bucato un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi avevano rubato la macchina! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Un'invasione di cavallette!"........... insomma mi sono rotto e me ne sono andato dal Paolo Rosi che erano quasi le 20:00.
Gli altri giorni ho corso senza particolari lavori di ripetute approfittando per fare Km.

Oggi, come da programma, ho corso la Mezzamaratona di Fiumicino.
Stamattina arrivo presto e nel Palasport dove consegnano i pettorali incontro Gianluca, il Moro, Orlando e Marco The Yogi. Saluti e foto di rito chiacchere varie quando l'occhio mi cade sul bel giaccone che indossa Yogi, lo guardo meglio,boh!!! Non è Ralph Lauren, non è Brooks Brothers, non é The North Face ma.............. cavolo è............ THE ITALIAN BLOGTROTTERS TEAM! La nuova linea di abbigliamento fashion running del ns. artista preferito. Altro che cappellino io voglio il giaccone.
La gara è stata inserita da Luciano per fare un buon allenamento in vista della Roma-Ostia. Il programmino indicava i primi 6 km a 4'30" e poi a 4' fino al traguardo.


Non sono riuscito a rispettarlo alla lettera nel senso che la media sui primi sei è stata intorno a 4'23" e poi più vicino ai 4'05" ma ho tenuto abbastanza bene fino all'arrivo.
Finalmente ho fatto una gara con la testa e per la prima volta, penso, ho corso la seconda metà più veloce della prima e sempre in sorpasso.
Tattica decisamente più entusiasmante, ma io ho la capoccia dura e c'ho messo qualche anno per capire quello che mi dicevano tutti.

Saltando da una radio web all'altra sulla mia Squeezebox l'altra sera ho sentito questi "Cracker" e non mi sono dispiaciuti affatto.

domenica 7 febbraio 2010

Settimana dal 01 al 07 Febbraio 2010

02/02 - 30' risc. + 2000/4'05" +1000/4'40" + 3000/4'05" +1000/4'40" + 2000/4'05"

Corso martedì all'ora di pranzo al "Paolo Rosi". E' andata benino anche se tutti quei giri intorno al campo (oltre 40 con il riscaldamento)mi hanno annoiato parecchio. Le condizioni degli spogliatoi di fortuna allo stadio rendono la situazione impossibile, tanto che sono dovuto tornare a casa con il giaccone sopra la maglietta e pantaloncini.

03/02 - 30' risc. + (1'30" F + 1'30"P) x 30'

Corso su via Galli di sera.

05/02 - 30' risc. + 3 serie da 4 x 500 in 1'50" rec. 300 in 1'30"

Venerdì mattina, con qualche senso di colpa ma anche grazie ad impegni organizzati nella seconda parte della mattinata, sono arrivato presto allo stadio e ho fatto questo faticoso allenamento sotto la pioggierellina mezza gelata che non ha aiutato molto ma alla fine ne è uscito un buon lavoro.

07/02 - Corsa Lenta 1h 40'

Domenica mattina, stamattina, giornata stupenda, fresca ma con un sole alto sin dalle sette e mezza. Sabato ho lasciato la macchina al Foro Italico e così, con il mio amico Roberto, siamo partiti da casa e ci siamo fatti tutta la Cassia fino a Ponte Milvio. Da lì sul lungotevere, poi piazza del Popolo, via del Corso etc. fino a tornare al Foro Italico con 21,150 km corsi con calma ma con un bel crescendo nel finale.
Domenica prossima mezza di Fiumicino. In teoria dovrebbe essere un allenamento per la Roma_Ostia, ma, dai tempi che Luciano (The Coach) ha scritto sulla tabella e che pensa che io sia in grado di fare, senza forzare sin dai primi km, sarà un bello sforzo che difficilmente mi porterà a correrla in 1h27' per poi andare più forte alla mezza del 28 febbraio. Follia!?!
Stasera vado all'Auditorium a sentire un bel concerto di Joss Stone

domenica 31 gennaio 2010

Settimana interlocutoria

La decisione è presa! Queste saranno le mie prossime gare:
14/2 – Mezzamaratona di Fiumicino
28/2 – Mezzamaratona Roma-Ostia
25/4 – Maratona di Padova
Su questa base, Luciano mi ha preparato un programma di allenamento per febbraio veramente tosto. Così ho approfittato questa settimana, dopo la gara di Miguel, per fare km  - una sessantina - ma senza lavori impegnativi. Solo venerdì sono andato al Paolo Rosi per fare  un 10 x 400 in 1’25” rec. 1’30”. Ne ho fatti 6 poi la pioggia mi ha convinto (facilmente) ad andare via.
Da domani si ricomincia veloci.
Nota positiva della settimana è stata nel riconoscimento, immeritato, che la nuova società “Olimpia" 2004” mi ha fatto per il risultato della corsa di Miguel. Telefonate e complimenti inaspettati. Mi volevano far partecipare a tutti i costi alla gara di oggi, il Cross dei Pratoni del Vivaro. Impegni familiari non mi hanno permesso di esserci, ma sabato mi hanno mandato un sms nel quale annunciavano di avermi comunque iscritto alla gara qualora io fossi riuscito a liberarmi all’ultimo momento.
Io non sono potuto andare ma per fortuna stasera ho saputo che sono passati in testa nella classifica a punti per società e quindi non hanno certo sofferto della mia mancanza. Come del resto era naturale.

domenica 24 gennaio 2010

La corsa di Miguel

La prima gara dell’anno non è stata una delusione. Tante novità nel 2010. La prima è che ho cambiato squadra. Da quest’anno corro per “Olimpia 2004”. Lascio con molti sensi di colpa  il mio amico Francesco, presidente della “AS Sport Project”. Finora ho privilegiato il senso di libertà, nel senso che la Sport Project, concentrata sulla pallavolo ma con un piccolo gruppo di runners, mi ha sempre lasciato libero di fare come volevo nella scelta delle gare. Ho sofferto, però, di solitudine, visto che i miei vecchi compagni non sono stati contagiati come me dal virus della corsa. La nuova società è stata scelta per una serie di coincidenze davvero particolari che mi hanno aiutato nella decisione.


  1. Luciano, amico, massaggiatore e mio allenatore è tesserato con Olimpia 2004.
  2.  
    Tutta la squadra dell’Olimpia si allena al Paolo Rosi dove io cerco di andare almeno una o due volte a settimana ;
  3. Proprio nello Stadio, dopo un allenamento, mi ferma una “ragazza” e mi fa:

“ scusa la mia faccia tosta, ma tu sei Stefano C……??

“Si!”

“Ciao! sono Anna P…… una tua compagna dell’elementari. Ti vedo spesso correre sulla Cassia, un giorno mi sono detta: io quello lo conosco! Dopo qualche tempo, casualmente, rivedendo una foto di classe della 5 elementare ……ti ho riconosciuto”

“Caspita ma come hai fatto??? La quinta elementare??’ Ma lo sai quanti anni abbiamo? Io non ricordo più gli amici dell’università e ormai, faccio pure fatica a ricordarmi quello che ho fatto ieri!”

Da lì ci siamo messi a parlare e piano piano mi ha aiutato a ricostruire qualche particolare che mi ha risvegliato la memoria.
Lei è stata ed è un’atleta vera. Forte nelle gare in pista ma anche in maratona con 3ore e 02  . Ora, oltre a gareggiare per divertimento, ma sempre con  ottimi tempi di categoria , è vicepresidente dell’Olimpia 2004.

A questo punto tutto è stato naturale nella scelta della nuova società.

Ma torniamo ad oggi.

Non so perchè, ma beffa delle beffe, la mia nuova società non partecipa in massa alla Corsa di Miguel (Boh!!!) e quindi stamattina, prima della gara, ho avuto tutto il tempo per andare a salutare i vecchi amici della Sport Project che invece considerano questa gara un appuntamento irrinunciabile.

Arrivo allo Stadio per prepararmi alla partenza e becco Marco B, poi Gianluca e Mauro. Saluti veloci e ci si lascia per  cambiarsi e fare una decina di min. di riscaldamento prima di piazzarsi in griglia.
Mi schiero davanti, per paura della prima curva stretta dove di solito ci si ammassa tutti gli anni. Alle 10:00 la partenza arriva all’improvviso. Non ho sentito nessun conto alla rovescia ne annunci dallo speaker. I 250 con pettorale da top runner davanti a me, creano comunque un bel casino e i primi 500 mt. hanno richiesto molta attenzione per non inciampare nelle gambe degli altri. Il 1° km passa a 3’49”. Da questo momento in poi, conscio della capacità di poter reggere la media almeno per metà gara, mi stabilizzo sul ritmo e controllo sul garmin i passaggi kmetrici. Le variazioni tra un km e l’altro sono minime e questo mi conforta soprattutto perché mi rende consapevole di aver acquisito una capacità di tenere un ritmo costante. Intanto inizio a pensare al finale, preoccupato che i pochi km percorsi negli ultimi mesi mi portino ad un pesante rallentamento. Al sesto km passo in 23’ netti. Ho un minuto da amministrare per stare sotto i 40’ ma questa gara è più lunga di 10 km. Cerco di non mollare e ci riesco senza soffrire troppo. La lunghezza esatta della gara non sono riuscito a saperla ma, prima dell’entrata nello stadio, dove era la scritta dei 10 km, il crono segna 38’17”. Sono contento, prendo la forza per correre gli ultimi metri (300??? + o –) e taglio il traguardo in 39’18”.

Per me è andata bene.

Saluto Marco B. e Giancarlo, contenti anche loro della gara fatta e si torna a casa.

Un bel “Wonderful Tonight” in versione reggae:

venerdì 22 gennaio 2010

In attesa di qualche idea nuova

Mi scuso con gli amici che hanno commentato l’ultimo post ai quali non ho risposto. Ultimamente mi sono un pò annoiato del blog ed ho lasciato perdere.

Gli allenamenti proseguono anche se concentrati solo in lavori di ripetute ed alla fine con pochi km corsi.

Questi sono alcuni degli ultimi:

12/01 – 30’ risc. + 3 x 2000 in 4’00” rec. 1000 a 4’40”  (Paolo Rosi)

12012010

14/01 – 30’ risc. + 10 x 150 in 30” rec. 1’30” + 4000 a 4’10”

14012010

15/01 – 30’ risc. + 3 serie 5 x 400 in 1’25” rec. 1’30” (Paolo Rosi)

15012010

poi corsette varie e infine

20/01 – 30’ risc. + 30’ interval training 1’30” F + 1’30” P

21/01 – 30’ risc. + 10 x 500 in 1’50” rec. 300 in 1’30”  (Paolo Rosi)

Domenica farò la gara come penso quasi tutti i romani corridori. Nonostante la partenza a onde ci sarà da sgomitare parecchio. Speriamo bene.

venerdì 8 gennaio 2010

Da Notting Hill a Buckingam Palace

Correre è uno dei modi migliori per scoprire una città. In queste vacanze sono stato qualche giorno a Londra. L'ultima volta era stato quasi 20 anni fa, i ricordi si erano molto annebbiati e mi ha fatto molto piacere rivedere questa città. I paragoni con Roma, per ciò che riguarda, l'organizzazione, la pulizia e l'internazionalità, sono improponibili. Lì sono anni luce avanti. Pensando poi ai trasporti, tre o quattro linee nuove di metropolitana negli ultimi 10 anni, sono irraggiungibili. Sono andato con la famiglia e altri amici con un totale di 10 bambini/ragazzi al seguito. Fortuna sfacciata, 5 giorni di sole su 5 ma un freddo al quale noi non siamo abituati. Tra musei, battelli, chiese, shopping e magnate non c'è stato un attimo libero tranne le corsette mattutine. L'albergo era vicino ad Hyde Park. Il primo giorno, dopo l'arrivo, non ho avuto il coraggio e la forza di andare a correre. Poi uscito con il "Gruppo Piemonte" ho incontrato una quantità di runners che mi hanno fatto pentire di aver perso l'occasione. La mattina seguente mi vesto bello pesante, tre strati sopra due sotto più cappello e guanti, e affronto il gelo. Esco dall'albergo e dopo 100 metri sono dentro Hyde Park. Sono sull'estremità nord ovest del parco e mi dirigo verso Marble Arch. La prima impressione che ho è che in fondo le distanze sono più brevi di quello che sembra sulle cartine e soprattutto in relazione alla densità di fermate della "Underground". Tre fermate della "Central Line" per me sono poco più di 9 min. e quindi, prese le misure del parco, avendo corso sul lato più lungo, decido di fare un giro largo. Uscire dal parco e affrontare le strade cittadine. Intanto vicino a Marble Arch, prendo coraggio, mi tolgo un guanto per azionare il pulsante di una bellissima fontanella. Su quattro pulsanti ne funziona solo uno, gli altri sono ghiacciati. Infatti dietro c'è una fontana di quelle grandi che ha metà della superficie ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio. Sicuramente la temperatura era sotto lo zero ma ho incrociato pure un runner in .............. pantaloncini e maglietta. Ho girato verso Hyde Park Corner e la prima parte l'ho corsa sulla pista ciclabile disegnata su una strada più larga. Ho corso lì fino a quando non ho incrociato un ciclista che mi ha puntato e costretto a spostarmi mentre mi lanciava una decina di fuck a me a tutti i miei cari. Da lì ho capito definitivamente che le piste ciclabili sono solo per le bici, i runner hanno le loro piste. Noi dobbiamo dividerci una pista ciclabile con bici, skater pecore, zingari etc. lì no. Ognuno ha la sua strada riservata. Esco dal parco, giro intorno ad un mausoleo ai caduti, percorro Costitution Hill che costeggia Green Park e senza saperlo ( che ignorante!) mi trovo davanti a Buckingam Palace. Grande pace, sono le 8.00 e la Regina ancora dorme :-). Non si muove niente se non le guardie dietro la recinzione che controllano intorno all'entrata principale. Decido di fare un giro intorno all'isolato e punto quindi verso ovest. Sulla via laterale c'è un ingresso per visitare 16 stanze delle oltre 600 del Palazzo. Si dice che la Regina abbia concesso questa opportunità ( a pagamento) per rinnovare l'immagine della monarchia sui sudditi inglesi sempre più sconfortati dai comportamenti dei figli e del marito e sempre più critici nel destinare fondi pubblici al mantenimento di Carlo, Camilla etc. Arrivo nel quartiere delle ambasciate e su una piazza stupenda vedo una casa bianca con la bandiera italiana. Sono a Eaton Place e quello è il Consolato. Tutto è curatissimo, case, strade, giardini, non ci sono cassonetti per la strada, le macchine sono parcheggiate perfettamente, sembra finto. Rientro nel parco e riprendo il giro da dove l'avevo lasciato. Taglio un po per costeggiare il il lago centrale "The Serpentine" e corro per qualche centinaia di metri con una coppia e un cane. Lei bionda, alta e con una tuta nera intera, molto meglio di Eva Kant. Lui strafigo e il cane pazzesco. un cucciolone di cane da caccia, non saprei dire di quale razza, di un colore grigio tendente al marrone con il pelo rasato. Sembrava di essere in un film, per quanto erano perfetti, loroooooooo.
Tornato al punto di partenza decido di farmi qualche altro km per Notting Hill. Loro lo chiamano un quartiere recuperato. e meno male. Case basse, negozi belli, antichi, insomma se, se, se, se ... quello sarebbe il posto dove vorrei avere una casa.