sabato 6 ottobre 2012

La corsa e la vita

Sono sei mesi che spesso, la sera, in poltrona con il laptop sulle ginocchia, la cuffia in testa, la tv accesa a volume zero e mia moglie sul letto sprofondata nel sonno già alle nove e mezza dopo una giornata partita alle sei, sei e un quarto, che navigando nella rete apro la pagina del mio Blog, la guardo, leggo qualche post degli amici e poi penso ”possibile che non ho niente da scrivere?”
Non è un anno facile per nessuno questo 2012 e anch’io non mi sono risparmiato niente.
Il lavoro va avanti, ma in mezzo a mille difficoltà, responsabilità ed imprevisti con i quali in realtà ho sempre convissuto ma che, sia per la gravità della crisi economica sia per gli anni che passano, mi ha pesato sempre di più complicando ancora il mio equilibrio fisico. Il sonno è diventato un lusso, tanto che se riesco a dormire  cinque ore per due notti  nell’arco di una settimana è un miracolo. Le conseguenze di questa situazione stressante si sono subito manifestate con una serie di fastidi dell’apparato digerente per cui sono mesi che non prendo più caffe, latte e latticini, poco vino e …… che palle!
A luglio se ne è andato mio padre dopo aver sofferto l’indicibile con una cavolo di malattia pazzesca che di solito prende ai calciatori ma non agli ottantenni.
Tante sono state anche le cose belle con la mia famiglia, i tre ragazzi che crescono e ci riempiono la vita.
Mi sono riavvicinato alla fotografia. Una mia vecchia passione giovanile. Durante gli anni dell’università, insieme ad un mio amico che all’epoca era già un fotografo conosciuto nel mondo musicale, andavamo a tutti i concerti di musica rock a Roma o fuori quando arrivavano i big internazionali in italia, scattavamo in bianco e nero, tornavamo a casa sviluppavamo stampavamo un paio di foto e la mattina si faceva il giro dei giornali di Roma che ti compravano qualcosa a ventimila lire a foto ma soprattutto ti facevano l’accredito stampa che ci consentiva di entrare gratis a tutti i concerti e vederli da sotto il palco.
Ho rivissuto questa emozione quest’anno sotto il palco di Bruce Springsteen a Firenze prendendomi un acquazzone pazzesco. Mai presa tanta acqua in vita mia. Tre ore sottola pioggia a due metri da Bruce a cantare a squarciagola. Che rito liberatorio! Una terapia dell’anima. E non mi sono neanche ammalato.
La corsa è l’attività che più ne ha risentito di tutti questi casini. Ma non ho mai smesso. Ho sempre corso, poco e in modo discontinuo, ma è sempre il mio modo migliore per cambiare il colore della giornata. E’ quasi un anno che non mi compro un paio di scarpe nuove. Incredibile! La sera sto attentissimo a mangiare il meno possibile e spero di riacquistare presto un minimo di continuita nel sonno e ritornare almeno ai 3 o 4 allenamenti settimanali.
Una 10 km entro l’anno, la Roma-Ostia e una maratona, magari internazionale. Questi sono gli obiettivi 2012 metà 2013. Amen.
My Kids
Giacomo AlessandroNicolò