martedì 29 aprile 2008

Paolo: let's run

dopo aver a lungo vissuto come un parassita, leggendo tutti i post dei vari componenti dei runners della Sport Project senza scrivere una riga, sono riuscito a trovare il tempo di scrivere qualcosa anche io. Non è facilissimo scrivere anche perchè in questa sede ho ben poco da offrire. Stefano corre, e corre veloce. Non si ferma e non si spaventa e tanto basta. Giancarlo, diciamolo chiaramente, la penna in mano la sa tenere e anche se deve mettere in prosa l'elenco del telefono riesce a rendere scorrevole e interessante anche quella lettura. Il coach è l'anima, il motore di tutto il movimento, tutto comincia e finisce con lui, l'alfa e l'omega del running Sport Project. E io? Non corro veloce, non scrivo bene e non sono il fulcro della SP, per mestiere mi occupo di storie di vita e questo ha poco a che fare con la corsa.
Qualcosa posso offrire anche in questa sede, però, ed è l'esperienza personale della corsa da condividere, il piacere e il beneficio fisico e mentale che deriva dal running, la soddisfazione di arrivare in fondo alla gara o fare un tempo accettabile, il divertimento di una corsa in compagnia fra frizzi e lazzi o la sofferenza di qualche ripetuta. Tutto questo e molto altro ancora è la corsa per me, che ha assunto un ruolo insostituibile nei delicati equilibri quotidiani.
Quindi....let's run

ciao
P

Beato ottimismo...

Adoro l’allegro ottimismo di Stefano!!! “Partecipare a qualsiasi gara con tranquillita’”, considerando il materiale umano di cui si dispone, vale piu’ di una promessa elettorale…
Come millantare una notte al Grand Hotel con Sharon Stone. magari dopo una maratona…
Pero’ i diciotto e mezzo li abbiamo fatti davvero. E sul tempo medio del ritorno mi sono stupito: veramente 4,50?
E’ vero: per i primi nove il vento che sembrava il ponte di comando della “Forrestal” disturbava un poco… pero’ al ritorno era come volare ed e’ stato davvero bello. Complice, forse, anche la splendida giornata (il sole picchiava come a Ferragosto e un cappellino non avrebbe guastato…a proposito: Il Presidente della Sport Projet cosa aspetta a fornire ai suoi atleti questo genere di prodotti…?)
Al prossimo allenamento… e alla prossima gara (i moduli della corsa nel campus sono gia’ disponibili…)

ciao.
Giancarlo

lunedì 28 aprile 2008

Francesco - grande successo del Pic nic sport project. Sab 26 apr 0re 1530

Una settimana fa' a quest'ora ero seduto a villa panphili per il mitico pic nic sport .... Ora in fila alle mille attrazioni di mirabilandia insieme alle mie figlie entusiaste!!! L'idea del pic nic nata da Paolo era piaciuta a tutti, ma che arrivassimo ad essere in 60 circa ... Non ci avrei creduto !!! Tre campi da pallavolo montati sul pratone, una Sedia ... La mia .. , e tanti di noi a giocare a pallavolo, calcio, racchettoni. Tutto inizia alle 12 quando io le mie girls e paolo e i suoi boys ci incontriamo del punto prestabilito... Montiamo i campi mentre cominciano gli arrivi ... Ma il clou e' sempre all'ora di pranzo dove dai boschi spuntano i nostri pranzi accompagnati dalle mamme !!! Scambio di cibi, chiacchere, buon vino, bimbi che conoscono nuovi bimbi e tanto sole .... Quello che non scotta troppo ma lascia il segno .... 60 nuovi muratori lasceranno villa panphili soddisfatti della bellissima giornata !!! Prima dell'estate ci riproviamo !!! Che ne dite ??? Ciao a tutti ... Frank the coach !! Hei runners e' ora di un'altra garetta !!

Stefano - Gara 11 maggio

Questa si potrebbe fare.
Corri nel Campus di domenica 11 maggio http://nuke.corrinelcampus.it/Regolamento/tabid/58/Default.aspx
Che ne dite???

domenica 27 aprile 2008

Stefano - Allenamenti

Questa settimana abbiamo fatto le prove generali per cercare di portare a due gli allenamenti comuni degli oldboys della Sport Project.
Giovedì, all’ora di pranzo, approfittando anche del giorno prefestivo mi sono incontrato con Francesco allo Stadio Paolo Rosi all’Acqua Acetosa. Quello dove era la partenza e l’arrivo della corsa di Miguel.
Dopo qualche km di riscaldamento abbiamo fatto 10 prove ripetute sui 200 mt con recupero di 2 min sempre corricchiando (recupero attivo).
Francesco usa un po’ a suo favore lo scarso allenamento di questo periodo ed il leggero sovrappeso per fare le cose a modo suo però sulle distanze brevi ha una bella potenza e sui 200mt in particolare ha una velocità che mi ha messo in crisi in tutte le prove.
Sabato, invece, ho corso con Paolo e Giancarlo. Ci siamo incontrati sulla Pista Ciclabile sul Lungotevere all’altezza di Piazza del Fante e siamo andati verso Ponte Milvio e poi verso Saxa Rubra.
Abbiamo corso per 18,5 Km, con un prima metà a ritmo tranquillo ed un ritorno in progressione con alcuni allunghi impegnativi. Purtroppo c’è stato un vento forte e fastidioso che ci ha rallentato, comunque il mio GPS ha segnato una media di 5,20 min/km all’andata ed 4,50 min/km al ritorno.
Questi allenamenti, sia quello in pista che il lungo settimanale, sono duri e mentalmente impegnativi da fare da soli. Mi piacerebbe consolidare l’appuntamento del sabato per il lungo e riuscire a trovare tutti insieme un giorno, in mezzo alla settimana, il mercoledì o il giovedì, per incontrarci alla pista d’atletica e fare i lavori di ripetute.
Così facendo, già con due allenamenti insieme, il lungo da 20Km e in pista tra riscaldamento e prove almeno altri 10 km, basterebbe un’altra uscita settimanale, da soli, per raggiungere quei 40 km settimanali che ci garantiscono una progressione continua tale da farci partecipare a qualsiasi gara con tranquillità.
Stefano

lunedì 21 aprile 2008

Non ci resta che correre...

I barboni di Ponte Amedeo – cioè noi, alcuni dei quali delusi dal triste risultato elettorale… - nella rete ci sono già da un po’… Perché corriamo? “Perché è bello, divertente e fa bene”, potremmo dire. Ma chi ci crederebbe? Pure lo yoga fa bene – dicono… - però non mi alzo la mattina alle sette dopo una giornata di lavoro per fare yoga… Ma per fare venti chilometri di corsa, sì.
E allora- evidentemente- c’è di più e c’è dell’altro: essere insieme e da soli; capire che la testa è più importante delle gambe; ascoltare il ritmo del tuo passo, dosare bene le forze correndo ogni volta anche un solo metro in più della volta precedente… E poi bisogna seguire la riga, quella in mezzo alla strada e pure se non c’è pensare solo a quella. Il resto, tutto il resto ti distrae e ti imballa la testa e i muscoli. Ti appesantisce. E invece – come dice – la canzone – “il pilota (e pure il runner) non porta mai pensieri pesanti, che sarebbero già da soli tutto carico in più…” La riga e basta…Perché corro? Non lo so. So però che più corro e più non riesco a farne a meno. Il vero motivo della corsa – forse - è la corsa stessa, una specie di viaggio dove l’importante – per l’appunto - è viaggiare.
Ha ragione Stefano: non ci sono “supporti tecnici”: né una bici, né una racchetta. Nemmeno quell’adorabile pallone… Solo tu e la strada. E qualche faticoso ma gratificante tentativo di allungo…Stamattina – dopo un simpatico viaggio familiare e una settimana di inattività – ha fatto una decina di chilometri con quattro-cinque allunghi veloci.
La prossima sabato tutti insieme?
Saluti.
Giancarlo

lunedì 14 aprile 2008

London Marathon 2008

L'anno prossimo andremo anche noi a correre e pregare a Londra

Stefano - "Post" palloso

Si può anche evitare di leggerlo. Non riesco proprio ad essere ironico come Giancarlo.
Alle 8.30 di sabato mattina, provenienti da quattro strade diverse, Francesco, Giancarlo, Paolo ed io ci siamo incontrati sotto il solito Ponte Principe Amedeo Cav. Aosta che sta davanti all’Ospedale Santo Spirito. Da una leggera pioggerellina siamo passati ad una mattinata di sole quasi pieno. Con questo umore in crescita è andato anche il nostro allenamento. Alla fine, oltre alle distanze corse per raggiungere il punto d’incontro e ritornare alle proprie case, insieme ci siamo fatti una sgroppata di oltre 15 km. A me, ancora per poco, compete il ruolo di corridore un po’ più esperto e mi diverto molto a vedere gli evidenti progressi dei miei amici. Ho spesso l’impressione di essere considerato un fissato della corsa e, per affrancarmi da questo giudizio, sto cercando di far cadere in trappola anche gli altri. Senza che loro se ne siano accorti penso che ieri sia avvenuto un passaggio importante; dal correre per divertimento senza alcun riferimento a correre veloci sentendo la “macchina” che carbura bene. Cercherò di spiegarmi. Dopo 4 o 5 km corsi in modo blando Giancarlo ha iniziato a fare un allungo. Ha cambiato ritmo e per 3 o 400 metri abbiamo accelerato progressivamente tanto da passare da una media di 5.30 min/km a 4,00min/km. Di questi allunghi , durante i 15 km corsi insieme, ne abbiamo fatti almeno quattro, e spesso la velocità di punta era abbondantemente sotto i 4,00 km/min, come registrato dal mio GPS. Dopo ogni allungo si riprendeva un ritmo più disteso, ma sempre più veloce di quello tenuto prima di ciascuna variazione di ritmo, tanto che l’ultimo tratto che abbiamo corso insieme era ben più veloce del ritmo iniziale. A prescindere dai risultati cronometrici, sono certo che gli OldBoys abbiano percepito quel divertimento e quella soddisfazione che si ha quando si capisce che il corpo reagisce al lavoro precedente, che i muscoli fanno meno male, che si ha più fiato e resistenza per correre più veloci. Si inizia a capire che lo strumento di questo sport non è una bicicletta in carbonio, una racchetta in grafite, un paio di sci speciali ma esclusivamente il proprio corpo. Assistere, quindi, ai progressi che questo può fare è un po come rimpossessarsene. Si tratta di un insieme di sensazioni difficili da esprimere a parole, che coinvolgono il corpo e la mente. Tanto che la mente (Paolo lo sapeva già) diventa presto predominante rispetto al corpo. Quindi correre come mezzo per ri - appropriarsi del funzionamento e del controllo del ns. corpo e della ns. mente oltre che come mezzo di divertimento. E’ il passaggio da Jogger a Runner,:
- Programma d’allenamento
- riscontro cronometrico dell’allenamento
- obbiettivo cronometrico su una distanza prefissata.
Nei prossimi post cercherò di spiegarmi meglio. Vorrei anche ritrovare una risposta veramente esauriente e concisa alla domanda: Perché corriamo?? Mi sembra l’abbia letta su un libro di Roberto Albanesi .
Sono sicuro, quindi che Giancarlo e Paolo siano ormai definitivamente caduti nella rete che già aveva intrappolato me e Francesco e che in futuro ci potremo divertire alla grande.
Stefano

giovedì 10 aprile 2008

Stefano - Damoce da fà ( J P 2)

Per il "volemoce bene" rimando a quando avremo in squadra un pò di presenze femminili.
Vedo un'aria stanca in giro.
Io sarei dell'idea che almeno i sabati mattina, verso le 8.00 - 8.30, si consolidasse un appuntamento fisso tra Gli A.S. Sport Project per il "lungo" della settimana. Lungo nel senso di allenamento lungo (di altre perversioni personali io non ne voglio sapere nulla). Con mio sacrificio sull'orario di partenza penso che il posto migliore per incontrarsi sia su lungotevere sotto il ponte dell'Ospedale Santo Spirito. Adesso devo scappare. Nel prossimo post inserirò alcune gare interessanti alle quali non potremo mancare. Sicuramente questa dovrebbe essere la più importante: http://www.romamezzamaratona.it/.
Stefano

mercoledì 9 aprile 2008

Giancarlo risponde a Francesco

Villa PaMphili o Villa PaNphili, sempre prato è… E il 19 ci sarà certamente il sole. E (forse) le fettuccine. Le bistecche no: i vigili urbani – per quanto notoriamente distratti – non potranno tollerare il barbecue davanti alla palazzina Corsini… La nostra squadra di pallavolo forse avrà bisogno di una limatina tecnica dopo la prestazione di lunedì scorso, più vicina alle evoluzioni circensi (vedi alla voce clown…) che non a quelle squisitamente agonistiche. E comunque, sapere che il grande Frank the Butcher (sempre lui, il mitico Coach), a mille nella vita come nelle maratone, riesca a trovare il tempo, la voglia, la lentezza giusta per accomodarsi davanti a un computer, pigiare il bottoncino, smucinare il mouse e leggere le avventure dei RunOldBoys come se si trattasse di Tex Willer, Topolino o dell’Intrepido, bene: sapere tutto ciò provoca una stretta allo stomaco, un senso di smarrimento e una infinita sensazione di tenerezza. C’è davvero un cuore dietro a quegli occhiali da Blues Brothers del Terzo Millennio…?
Alla prossima…
Giancarlo

lunedì 7 aprile 2008

Francesco - The Coach

Vado sempre di corsa, non come Stefano, intendevo nelle mille cose della giornata ma quando leggo questo blog rallento, me lo gusto piano piano perche’ conoscendo i personaggi che lo scrivono e’ doppiamente interessante. La vola ciampino e’ stata comunque una bellissima giornata di sole e di cazzeggio, qui’ ormai vale solo da Boston in su !!!!! scherzo in effetti la cosa un po’ troppo casereccia !!!! A quando la prossima ? Chissà ? intanto ho lanciato l’iniziativa del pic nic del 19 aprile !!!
Credo che dopo le esperienze sia di quelli della corsa sia di quelli del volley sia bello rivederci insieme e condividere una bella giornata insieme….. chiaramente facendo sport !!!!
Il bello di questo blog, delle nuove amicizie, del gruppo dei corridori e dei pallavolisti e’ che tutto nasce e tutto cresce SOLO per SPORT e per PASSIONE e per la voglia di condividere con gli altri momenti sereni….. e di questo ….. sono molto contento e soddisfatto … ecco lo volevo dire ciao a tutti e non mancate il 19 a villa panphili !!!
Giancarlo ti prego … gradirei leggere due righe di commento al mio post !!! Please !!!

sabato 5 aprile 2008

Stefano - 20 x 400m

Paola e Roberto sono i miei vicini di casa corridori. Noi abitiamo subito fuori dal GRA di Roma, in campagna, pur avendo a circa seicento metri in linea d’aria il grande traffico cittadino che ci scorre su una famosa strada consolare romana. Ho visto Roberto correre per mesi intorno alla strada di casa mia. Un giorno, nel settembre scorso, mi sono deciso e l’ho fermato. Gli ho detto che era sotto osservazione da tempo, che mi scusavo per l’intromissione e che mi sarebbe piaciuto dividere i miei allenamenti con qualcuno. Da quel giorno ci sentiamo regolarmente e spesso, almeno una volta a settimana corriamo insieme. Roberto ha un passato di vero runner. Mi racconta che faceva parte di una squadra giovanile di Napoli, si allenava non so quante volte a settimana e soprattutto ha un personale sulla mezza maratona di 1 ora e 17 minuti. Paola, fisico da vera mezzofondista, ha iniziato a correre penso da pochi anni, trascinata dal suo boyfriend napoletano. E’ esattamente l’opposto di Roberto, come carattere, ma ha una costanza e determinazione che la stanno facendo progredire a livelli preoccupanti per noi maschietti. Roberto è un Fisico, nel senso di laureato in Fisica. Il più veloce che conosca nei calcoli mentali. Quando c’è da sapere quale media a chilometro abbiamo tenuto in qualche allenamento lui è più veloce del mio super computer satellitare GPS.
Paola penso sia un architetto che in questo periodo della sua vita sta approfondendo la sua vena artistica impegnandosi nella pittura. Insomma un artista e un pragmatico forte di assolute certezze. Mi diverto molto a correre con loro. Abituato a trottare solo, in compagnia del mio ipod, con loro gli allenamenti diventano più divertenti e facili mentalmente. Poi tra noi maschietti, sotto sotto, ogni tanto scatta la competizione. Roberto capisce perfettamente che bisogna portare rispetto ad un anziano ed infatti di solito mi sta un passo indietro. Ma io lo so, lo sento, ormai, specie sulle distanze brevi e pronto ad accoltellarmi e passarmi sopra tranquillamente. Di solito insieme facciamo i lavori più duri. Ieri in particolare ci siamo sparati una 20 x 400. Cioè 20 ripetizioni di 400 metri a velocità prossima a quella di soglia anaerobica con un intervallo di un minuto e trenta tra una e l’altra. Paola era con noi e ne ha fatte 15, dico quindici. Un massacro. Le abbiamo fatte su un percorso in leggera discesa, all’andata, ma in SALITA al ritorno. Dico solo che durante l’ultimo 400 mi girava la testa e ho trattenuto i conati alla fine. Medie di corsa stratosferiche misurate dal mio GPS. Intorno ai 3’ e 25” di media al km nel tratto in discesa e 3’ e 40” nel tratto in salita. Nella preparazione di qualsiasi tipo di corsa questi allenamenti sono fondamentali ma talmente duri da fare, da programmare e da portare a termine che se non hai qualcuno vicino che ti aiuta a non mollare, anche solo per il fatto di non esser tu a fare la brutta figura di arrenderti, diventa pressoché impossibile portarli a termine.

mercoledì 2 aprile 2008

Stefano - Vola Ciampino 2

L'enorme e invidiata esperienza di scrittore e gionalista di Giancarlo ha perfettamente descritto l'atmosfera che abbiamo vissuto domenica a Ciampino.
Sono d'accordo, correre la Vola Ciampino è stata una esperienza modesta se non irritante.
Certo dopo la Corsa di Miguel, La Roma -Ostia e la Maratona di Roma, cioè tre delle più importanti gare nazionali per i 10 km, i 21 km e i 42 km, andare a Ciampino e come tornare all'età della pietra. Organizzazione paesana, su strade desolate, bruttino. Probabilmente la voglia di correre e di gareggiare è così "di moda" in questo periodo che una corsetta paesana adatta a poche centinaia di "atleti" è andata a raccogliere partecipanti su un bacino di utenza enorme come quello romano. Oltre 2.000 (duemila) partecipanti non si trovano nella maggior parte (90%) di tutte le gare che si svolgono in Italia.
Tanto per fare un esempio vissuto la mezza maratona di Bologna, sponsorizzata faraonicamente dall'Unicredit ( e non de Enrico il Tabaccaio) ha avuto 1.400 partenti.
Percìò possiamo dire che è stato solo un buon allenamento e i tempi di gara sono indicativi.
Aspetto un pò di suggerimenti per mettere a punto un calendario di gare del 2008 da correre con gli amici della Sport Project.