domenica 19 aprile 2009

Test di verifica riuscito

Finalmente oggi, domenica, dopo una bella dormita e tutta la calma necessaria dovuta ad una giornata di semipioggia senza nessun impegno se non i compiti con i figli, non ho più potuto accampare scuse, e sono andato a correre. Fino al 4° km sono stato preso dalla valutazione dei vari doloretti che uscivano fuori. Il dolore inguinale è rimasto solo alla gamba sinistra ma, riscandaldosi, è diventato molto, molto blando. Sulla gamba destra invece la situazione è stata buona se non per un piccolo dolore, persistente ma non preoccupante, al bicipite femorale. Passati questi primi km mi sono lasciato andare al collaudo della nuova cuffietta che mi ha appena portato Aldo da Boston che sostituisce la vecchia con il cavetto rovinato.

E' una bellissima e potente Sennheiser PMX 80 Sport II. E così mi sono goduto questi 12 km in tutta tranquillità, senza mai forzare il ritmo ed il fiato, rallentando in salita e lasciando andare il motore in discesa. Pensavo di stare peggio. Il programma futuro è da mettere a punto ma da questa settimana si va in palestra. Vai con i pesi e technogym. Penso anche di farmi prestare una bici da corsa da mio fratello e farmi qualche pedalata fortificante. Inizio quella fase di preparazione muscolare sia delle gambe e del busto che finora ho sempre trascurato. Questo mese di pausa mi è veramente servito a ricaricare le pile. Mentre scrivo penso a Giancarlo che è a Boston pronto per la Maratona di domani. Allora ho messo la canzone dei Supertramp " Take the long way Home" che fa da colonna sonora alla partenza della gara. Fu molto emozionate.


giovedì 16 aprile 2009

Ancora ai box.

La sosta di riposo sta per finire. In realtà ogni giorno ce n’è una e quindi rimando di continuo la ripresa degli allenamenti. Anzi prima di parlare di allenamenti voglio riprendere senza una tabella già dal primo giorno. Mi voglio concedere una settimana di corsa senza obiettivi prefissati. Ritornare alle origini, correre e sentire la musica.
Fisicamente ho recuperato completamente (compreso qualche chiletto in più) se non per un leggerissimo dolore che ancora persiste a livello inguinale. Mi resta il dubbio che sia una pubalgia e non so se a questo punto conviene approfittare di stare fermo ancora per poco o ricominciare rischiando di riportare le cose allo stato del mese scorso.
Non conosco un medico sportivo o un fisioterapista di fiducia. Nei centri di medicina sportiva finora frequentati per le visite mediche ho sempre avuto la sensazione che prevalga il business di vendere visite e terapie. Chi si fa male da solo, credendosi un atleta a 50 anni, sforzando il proprio corpo al di là del ragionevole, viene poi, giustamente, preso per i fondelli e spremuto come un limone da medici sportivi che investono in un bel centro di cure. Penso sia molto difficile essere medico sportivo responsabile delle prestazioni di atleti top, basti pensare cosa voglia dire per una squadra di calcio tenere fermo un calciatore, mentre deve essere una pacchia togliere soldi ad un amatore, cosa che non comporta alcuna responsabilità, per lo meno sulla prestazione.
Domani, venerdì, giuro che una corsetta la farò.
Poi si vedrà.
Oddio, domani è venerdì 17!!!!!!!!!!!
Forse è meglio rimandare a sabato. 

domenica 5 aprile 2009

Pausa

In queste due settimane, trascorse dopo la maratona di Roma, la corsa è stata messa da parte. Mi sono imposto un periodo di recupero e di riposo totale per quello che riguarda l’aspetto fisico. La prima settimana è passata a smaltire la fatica e l’indolenzimento generale. Gli ultimi mesi di preparazione per me sono stati pesanti come carico di lavori anche perché oltre ad almeno 4 lunghi intorno ai 30 – 35 km ho corso due 10 km, la gara della Befana e Miguel – due mezze maratone, Fiumicino e Roma Ostia. Da qui sono usciti fuori dolori continui ai bicipiti femorali e un accenno di pubalgia che, pur mantenendosi ad un livello basso, non è mai passata. Così anche la seconda settimana è passata con una sensazione di sensibile miglioramento. Certo ogni giorno tento di allungare il passo o fare qualche piccolo scatto e il ritorno dei fastidi mi convince a perseverare nel riposo. La prossima settimana sarò in vacanza e quando tornerò sarà passato quasi un mese dall’ultima corsa. Stamattina ho deciso di mettere a posto il casino pazzesco che avevo nella roba da corsa sparsa tra cassetti, borse ripiani etc. Ho tirato tutto fuori e mi sono passati davanti quattro anni di corse e di gare. Tutte le magliette. Quelle di cotone, praticamente inutilizzabili con tutte le scritte, molte ancora nel cellophane. Quelle tecniche regalate nelle gare più importanti. Tecniche fino ad un certo punto, perché se poi si confrontano con quelle comprate danno la sensazione di essere più buste di plastica che tessuti superfici come quelli delle magliette pagate in dollaroni. Poi i guanti, i cappelli, gli zaini e un sacco di cianfrusaglie accumulate. Per le maglie ho fatto un bello scatolone con la quasi certezza che la mancanza di coraggio avuto oggi nel buttare tutto, arriverà tra un paio d’anni, quando ormai certo di non averle mai più neanche viste frullerò il tutto nel cassonetto. Comunque tutto quello che è rimasto e considerato utilizzabile è stato piegato e ora pronto all’uso. Se il fisico si è staccato dall’impegno della corsa la testa ha invece sempre girato pensando alla corsa. La terza maratona finita più o meno nello stesso tempo ( Roma 2008 – 3.10.47; Firenze 2008 - 3.11.08; Roma 2009 – 3.11.31) mi ha lasciato la certezza che per migliorare serve parecchio di più di quello che ho fatto finora, almeno come rispetto di un programma serio d’allenamento. Questa settimana che verrà la passerò a rivedere i vari programmi passati e a tirarne fuori uno che secondo me abbia un senso per arrivare a fare in autunno una maratona più veloce. Cercherò d’impostare una prima parte per sviluppare potenza e velocità, vorrei abbassare prima i tempi sulla 10 km e sulla mezza e tanti allenamenti a ritmo maratona. Vedremo, poi, di consultare qualche amico più esperto per tarare meglio il piano. Gli anni passano e tocca “corre”!