venerdì 8 giugno 2007

Perchè un blog


Perchè un blog.
Ho cominciato a correre un paio di anni fà con altri due amici non proprio sbarbatelli.
Insieme abbiamo fatto la prima gara ad Ostia nel dicembre del 2005. Da quel giorno mi è scoppiata una passione violenta che ad oggi mi ha portato a partecipare a molte gare di 10 km, 2 mezze maratone e 3 maratone tra cui quella di Boston.
Per me correre è quindi diventata un attività importante e allenarmi è un vero piacere, ma gli impegni sono molti e penso che scrivere qualcosa di questa mia esperienza mi aiuterà a mantenere la voglia e la concentrazione sugli obiettivi futuri di allenamenti e gare.
Spero con questo di trascinarmi dietro anche qualche altro "vecchietto".

1 commenti:

Giancarlo ha detto...

Alla Roma-Ostia, verso il quindicesimo chilometro, vedi il mare. Oppure vedi la Madonna…dipende da come stai.
Bella, bellissima edizione – questa 34/ma – con il sole e il cielo azzurro. Noi della Sport Project i “ventuno” li abbiamo “bruciati” in un tempo compreso tra 1 ora e 26’ (Stefano) e 1 ora e 54’ ( Francesco e il sottoscritto). In mezzo c’è Paolo con il suo ottimo 1, 50’ . Come ci si prepara ad una mezza maratona? Con qualche risata e un paio di “simulate”, credo. Con Paolo ne abbiamo fatta una – di simulata - una decina di giorni prima: 22 chilometri, metro più, metro meno…: partenza dal lungotevere (Ponte Sisto), direzione Ponte Milvio, pista ciclabile verso Saxa Rubra, avanti per sei-sette chilometri e ritorno a Ponte Sisto. Due ore in tutto. E qualcosa del genere l’avevamo provato anche con Stefano (l’uomo di Boston…) e Francesco (il coach): con loro un percorso più “cittadino”: la partenza sempre dal lungotevere, ma si punta verso la direzione opposta: Porta Portese, uscita su Piazza dell’Emporio, il Circo Massimo e il Colosseo per infilarti – se riesci, nell’ordine, a evitare l’autobus, il tassista nervoso e il cavallo della “botticella” – su via dei Fori Imperiali. Poi via Quattro Novembre, Fontana di Trevi, via del Corso, Corso Vittorio, Piazza Monte Citorio, di nuovo via del Corso , Piazza del Popolo e poi da lì ancora giù lungo le sponde del Tevere per risalire all’altezza di via Giulia, entrare a Campo dè Fiori e salutare Stefano (sempre l’uomo di Boston) che ha lasciato l’auto verso Ponte Milvio…
La prima vera corsa insieme – se non consideriamo una maratonina a villa Pamphili e un’altra (sempre una cinque chilometri) a Caracalla – la prima vera corsa con Francesco, Stefano e Paolo), è stata quella di “Miguel”, il 20 febbraio: dieci chilometri, una classica romana dedicata al desaparecido argentino che amava lo sport e la libertà.
Tempi diversi, i nostri. Però partire insieme, l’ appuntamento in qualche punto di Roma, la foto di gruppo (con gli altri runners: Eros, Giovanni, Sergio e Ciro), poi i primi chilometri fianco a fianco…è tutto molto divertente.
Adesso, dopo la Roma-Ostia , i neofiti (la categoria più pericolosa nella quale mi inserisco anche io…) già stanno pensando agli altri “impegni” della stagione. Grazie a tutti per avermi coinvolto in questa piccola-grande avventura! Cosa volete…c’è chi si dedica al gatto e chi all’uncinetto. Qualcuno colleziona francobolli o monete antiche. Va tutto bene, per carità. Noi proviamo a prenderla di corsa, questa vita…

Ciao. Giancarlo



ps - queste righe arriveranno mai da qualche parte...???