Nel post precedente ho pubblicato la tabella ed il percorso dell'allenamento di sabato. Come ho scritto a botta calda, le prime impressioni dopo un allenamento del genere non sono eccessivamente confortanti. Anzi. la fatica muscolare e mentale è talmente elevata che lì per lì sembra di non aver tratto grandi benefici da tutti i km macinati negli allenamenti degli ultimi mesi.
I dati positivi sono:
- Ho corso da solo senza alcun aiuto o distrazione.
- La media a km non è malissimo - 4'34" km
I dati negativi, purtroppo, sono di più
- al tempo di corsa vanno aggiunti 4 min di soste acqua e fisiologiche
- la media a km è stata alta rispetto ad un 4'20" - 4'25" atteso
- al 31 km mi sono fermato almeno 2 min dei 4 precedenti
- non riuscivo in alcun modo a rendermi conto della velocità tenuta negli ultimi km
- all'ultimo km quasi mi girava la testa
- sforzo mentale simile a quelli provati nella maratone corse
La delusione di arrivare così stanco alla fine dei 35 km mi ha fatto riprendere in mano i vari libri di Pizzolato, Albanesi e Speciani per cercare di capire dove fosse il maggiore punto di debolezza tra:
- allenemento insufficiente
- alimentazione pre allenamento
- alimentazione durante l'allenamento
Considerato che, la sera prima avevo mangiato bene e la notte dormito finalmente in modo decente, mi sono concentrato sui punti 1 e 3.
1. allenamento insufficiente - Certo. Sicuramente. Ma insomma sono arrivato quasi a 300 km a ottobre. Non è che posso fare molto di più per il tempo a disposizione da qui alla Firenze Marathon. Però posso aumentare la qualità degli allenamenti e sicuramente mi toccherà fare qualche bigiornaliero per abituarmi di più a correre con le gambe affaticate e la testa impegnata a gestire le conseguenti crisi. Vedrò come modificare un pò la mia tabella pubblicata qualche post fà. Mi farebbe molto piacere se qualcuno dei blogtrotters avesse qualche suggerimento in merito.
3. alimentazione durante l'allenamento/gara - Ho usato due bustine di gel e 2 pezzetti di barretta alla marmellata e frutta secca nonchè tre bevute alle fontanelle. Quindi in teoria tutto abbastanza bene ma alla fine ero rinco e annebbiato e questo significa che il fegato era rimasto totalmente senza zuccheri.
Insomma negli ultimi km gli zucceri nel sangue erano finiti e quelli che avrei dovuto estrarre dai grassi in modo abbastanza naturale, visto il grado di allenamento, non venivano fuori neanche a calci.
In conclusione pensavo di essere un pò più avanti con la preparazione e devo recuperare, ma certo che 42 km sono proprio tosti e che pure se mai si riesce ad avere un allenamento sufficiente ed un'alimentazione corretta, per andare al max delle possibilità bisogna rassegnarsi a sputare sangue.