martedì 18 dicembre 2012
La lunga preparazione per la maratona di Roma è iniziata.
Pubblicato da Stefano alle 21:27 5 commenti
sabato 6 ottobre 2012
La corsa e la vita
Sono sei mesi che spesso, la sera, in poltrona con il laptop sulle ginocchia, la cuffia in testa, la tv accesa a volume zero e mia moglie sul letto sprofondata nel sonno già alle nove e mezza dopo una giornata partita alle sei, sei e un quarto, che navigando nella rete apro la pagina del mio Blog, la guardo, leggo qualche post degli amici e poi penso ”possibile che non ho niente da scrivere?”
Non è un anno facile per nessuno questo 2012 e anch’io non mi sono risparmiato niente.
Il lavoro va avanti, ma in mezzo a mille difficoltà, responsabilità ed imprevisti con i quali in realtà ho sempre convissuto ma che, sia per la gravità della crisi economica sia per gli anni che passano, mi ha pesato sempre di più complicando ancora il mio equilibrio fisico. Il sonno è diventato un lusso, tanto che se riesco a dormire cinque ore per due notti nell’arco di una settimana è un miracolo. Le conseguenze di questa situazione stressante si sono subito manifestate con una serie di fastidi dell’apparato digerente per cui sono mesi che non prendo più caffe, latte e latticini, poco vino e …… che palle!
A luglio se ne è andato mio padre dopo aver sofferto l’indicibile con una cavolo di malattia pazzesca che di solito prende ai calciatori ma non agli ottantenni.
Tante sono state anche le cose belle con la mia famiglia, i tre ragazzi che crescono e ci riempiono la vita.
Mi sono riavvicinato alla fotografia. Una mia vecchia passione giovanile. Durante gli anni dell’università, insieme ad un mio amico che all’epoca era già un fotografo conosciuto nel mondo musicale, andavamo a tutti i concerti di musica rock a Roma o fuori quando arrivavano i big internazionali in italia, scattavamo in bianco e nero, tornavamo a casa sviluppavamo stampavamo un paio di foto e la mattina si faceva il giro dei giornali di Roma che ti compravano qualcosa a ventimila lire a foto ma soprattutto ti facevano l’accredito stampa che ci consentiva di entrare gratis a tutti i concerti e vederli da sotto il palco.
Ho rivissuto questa emozione quest’anno sotto il palco di Bruce Springsteen a Firenze prendendomi un acquazzone pazzesco. Mai presa tanta acqua in vita mia. Tre ore sottola pioggia a due metri da Bruce a cantare a squarciagola. Che rito liberatorio! Una terapia dell’anima. E non mi sono neanche ammalato.
La corsa è l’attività che più ne ha risentito di tutti questi casini. Ma non ho mai smesso. Ho sempre corso, poco e in modo discontinuo, ma è sempre il mio modo migliore per cambiare il colore della giornata. E’ quasi un anno che non mi compro un paio di scarpe nuove. Incredibile! La sera sto attentissimo a mangiare il meno possibile e spero di riacquistare presto un minimo di continuita nel sonno e ritornare almeno ai 3 o 4 allenamenti settimanali.
Una 10 km entro l’anno, la Roma-Ostia e una maratona, magari internazionale. Questi sono gli obiettivi 2012 metà 2013. Amen.
My Kids
Pubblicato da Stefano alle 15:46 3 commenti
venerdì 23 marzo 2012
Maratona di Roma 2012
Volevo la medaglia e me la sono presa. Questo è il vero significato di questa mia maratona. Come avevo preannunciato non ero in grado di correre 42 km ad un buon ritmo per cui tutto si era ridimensionato ad un allenamento di una trentina di km in previsione della Maratona di Milano del prossimo 15 aprile.
Quante volte me ne sono pentito di non essere arrivato in fondo!
Mi sono sentito un presuntuoso arrogante che cerca la scusa dell'allenamento per non dichiarare la propria incapacità a finire la maratona. Ancora di più quando qualcuno mi chiedeva perchè non avevo finito la gara.
Tornando a Runner Blade, ho avvertito che la sua proposta mi aveva inconsciamente portato a trovare una soluzione al mio problema. Arrivare in fondo!
Certo la decisione definitiva di finirla l'ho presa al 31°, e poi al 32° e poi al 35°quando era ormai evidente che sarei arrivato in fondo accettando, a quel punto, qualsiasi risultato cronometrico sarebbe uscito fuori.
Appuntamento alle 8:00 con i blogtrotters sul prato vicino alla'Arco di Costantino. Giancarlo (RB) e Marco (The Yogi), Gianluca e gli altri erano già lì. Qui la prima sorpresa. I ragazzi avevano preparato i polloncini per fare i Pacer delle 3 ore e 30 da indossare per trainare chi voleva arrivare al traguardo seguendo noi invece dei pacer ufficiali. Piccolo particolare era che i palloncini erano dei "Puffi". Quando mi hanno allungato quello che sarebbe toccato legarmi addosso ho avuto un attimo di sbandamento. Ho iniziato a dire un pacco di "palle": Non posso, ho la canotta sociale! Non la finirò e quindi come faccio a portare qualcuno al traguardo! etc etc. Insomma sono riuscito a mollarlo a Marco.
Giancarlo poi me l'ha fatta pagare duramente :-)). Il paravento, al quindicesimo km, quando con discrezione gli ho detto : "faccio uno scattino in avanti e mi fermo per un pit stop fisiologico e poi vi riprendo", mi ha strillato, in mezzo a 100 persone che correvano intorno, una cosa tipo " Aho alla tua età ormai c'hai veramente grossi problemi con la prostata".
Pagato il prezzo del rifiuto del Puffo legato al collo, Giancarlo ha dimostrato ancora una volta di saper correre con la testa sempre connessa. Stesso passo fino al traguardo e unico del gruppetto a tagliarlo in 3h:29' così come aveva dichiarato. Io dopo il trentesimo ho abbandonato il gruppo, ho rallentato, ho camminato, ho raccolto le forze e sono ripartito. Pian pianino sono arrivato al traguardo in 3h41'39". Peggior tempo di sempre ma a quel punto non aveva nessuna importanza. Ho provato la stessa sensazione di sempre alla fine di una maratona. Essere riuscito ad arrivare in fondo è una vittoria prima di tutto con se stessi.
Salutati gli amici mi sono reso conto che la macchina l'avevo parcheggiata alla metro di Lepanto, giusto vicino al 30 km, punto del mio programmato ritiro.
E' finita che dopo la gara mi sono fatto a piedi dal Colosseo fino alla fermata di Piazza di Spagna e con i km fatti per arrivare alla gara la giornata è passata da 30 a 50 km.
P.s. Un saluto particolare a MarcAurelio che reduce da un lunghissimo infortunio si è affiancato a noi per 17 km facendoci ridere e distrarre dalla fatica.
Lunedì 19 festa del papà e ho fatto ascoltare ai miei figli questa bellissima versione di Father and Son cantata da Jhonny Cash
Pubblicato da Stefano alle 22:41 5 commenti
mercoledì 7 marzo 2012
Roma – Ostia 2012
E’ sempre una grande festa questa gara. Una marea di gente di tutte le età, per fortuna quasi tutti dietro, almeno nella griglia di partenza. Come da tradizione l’appuntamento è ad Ostia la mattina presto, con due macchine con i miei amici Giancarlo e Paolo che quest’anno si sono presentati, con mia sorpresa, anche con una bella e famosa ragazza , la moglie di Giancarlo, che, tutta contenta e senza tirarsela ha corso in 1:54:08, arrivando alla macchina con un sorriso ....così... dalla gioia, alla faccia di noi "professionisti".
Abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio e siamo tornati verso la partenza. Appuntamento alla scultura vicino al Palazzo dello sport con gli amici del blog e poi via verso la griglia.
Il nuovo percorso mi piace e la partenza in leggera discesa favorisce un avvio senza troppi dolori pur essendo stato fermo almeno mezzora per non perdere il posto nelle prime file. La corsa per me è stata regolare come si vede dalla tabella sotto, con una impercettibile flessione nel finale.
La gara è andata meglio di come pensassi. Lontano dai fasti passati, quando, in un ora ventiseierotti ,pensavo si potesse migliorare ancora. Quest’anno poi il nuovo percorso mi sembra più veloce del passato. Nel vecchio ci avrei messo da 1 e 31 in su.
Consapevole che tra neve e salute traballante mi sono allenato poco per andare veloce, ho tagliato il traguardo contento del tempo fatto (6 sec. in meno e avrei visto 1’29”).
Ma i km nelle gambe sono troppo pochi per poter affrontare la Maratona di Roma. A Ostia sono arrivato con le gambe imballatissime,e, domenica scorsa 3 marzo, ho corso 27 km a 4’55” e sono sicuro che al trentesimo km ci sarei arrivato camminando.
Roma non è cosa.
Peccato. Peccato perchè è la gara che mi piace di più in assoluto, anche per i ricordi attaccati ad ogni tratto del percorso, per la fatica fatta, tante e tante volte in allenamento e in gara, su quelle strade.
Peccato per i 70 euri spesi per prendere l’ennesimo zaino e per la medaglia che non prenderò.
Alla partenza ci sarò, a quella non posso rinunciare perchè un lungo di almeno 30 km lo farò.
Ho deciso di andare a Milano il 15 aprile. Un mese di allenamenti davanti, con le giornate più lunghe e maggiori possibilità di correre la sera, spero mi aiuteranno ad arrivare in fondo ai 42.
Pubblicato da Stefano alle 22:44 3 commenti
lunedì 23 gennaio 2012
Prima gara del 2012
La Corsa di Miguel segna l'inizio delle "classiche romane", insieme alla Roma-Ostia e alla Maratona di Roma, rappresenta il momento d'incontro dei runners romani.
Ieri c'erano tutti. 4462 classificati sulla competitiva rappresentano il record italiano per una 10 km.
Come da tradizione alle 9.00 l'appuntamento è a Piazza Euclide con i vecchi amici della Sport Project, Francesco,Gloria, Paolo, Giancarlo, Ciro, etc. Un saluto, un inboccalupo e via di corsa verso lo stadio.
Ho comprato i biglietti per il concerto di Roger Daltrey (The Who) che farà a marzo prossimo all'Auditorium per celebrare i 40 anni del disco (opera Rock) Tommy. Un disco e un gruppo che per me è la storia del rock. Purtroppo non sono mai riuscito a vederlo dal vivo quando erano al massimo ma sono convinto che anche adesso ( il concerto lo fa il cantante, la mente e il chitarrista, Pete Townshend, è sordo come una campana e gli altri due, il batterista Keith Moon e il Bassista John Entwistle purtroppo non ci sono più) per me sarà una emozione fortissima. Dal 70 gli "Who" fanno parte della colonna sonara della mia vita.
ieri
oggi
Pubblicato da Stefano alle 22:46 7 commenti