venerdì 30 dicembre 2011

My Best in 2011

Per me il 2011 è stato anche questo
Gare :
Corsa della Befana
La corsa di Miguel
Tre Comuni
Giro del Lago di Bracciano
Mezza Maratona di Verona
Maratona di Roma
Race for the Cure 
Safety Run Ponte Milvio
Best Woman
We Run Rome  Nike


Musica:
Heartless Bastards
Arcade Fire
Wilco
Anna Calvi
The Thermals

Radio:
Kepx
Kepx on Youtube
Radio Paradise
NPR Music on Youtube


Concerti:
Lou Reed
Jovanotti

Libri:
Jonathan Franzen - Libertà
Italo Svevo - La Coscenza di Zeno
Murakami Haruki - 1Q84

Film:
This is must be the Place
Hereafter

Prima di ogni altra cosa:

Elena
Giacomo
Alessandro
Nicolò
My father




lunedì 12 dicembre 2011

Best Woman 2011

Con questa gara alle spalle posso dire di aver ricominciato a correre con la stessa passione che avevo sei mesi fa.
La mancanza di aspettative, in questo momento, mi rende la faccenda anche più divertente e rilassante.
Componente che avevo perso nell’ultimo periodo. Gli allenamenti procedono con regolarità anche se i km corsi sono sempre troppo pochi.
Sto litigando con questo nuovo Garmin e non riesco a uscirne fuori.
La Best Woman è sempre una gara molto frequentata (oltre 2200 al traguardo) con una buona organizzazione ma ieri in partenza è successo un bel casino. Era stato recintato un pezzo di strada tra il tappeto di partenza , sotto il gonfiabile, e lo schieramento dei corridori in  attesa. A 10 min. dalla partenza  stavo a 2 mt dal nastro con l’intenzione di non scalmanarmi troppo per andare avanti viste le mie modeste ambizioni cronometriche. Gli organizzatori non hanno tenuto conto, però, che dai 2 marciapiedi ai lati della zona recintata, tra i corridori schierati vicino al nastro giallo provvisorio ed il tappeto del via, mano a mano si sono inseriti una marea di runners dell’ultimo minuto ai quali non andava di partire dietro.
Risultato: un gran casino. Lo speaker in crisi isterica, urlava al microfono di fare passi indietro a oltre 2000 persone accalcate per permettere ai primi di partire dietro il tappeto cronometrico e non davanti (perdita del real time) e la mia partenza si è definitivamente compromessa con un passaggio sullo start di oltre 30 secondi dopo lo sparo.
I guai con il Garmin iniziano subito.
Per tempo avevo fatto la procedura di aggancio del gps e resettato il cronometro. Pochi minuti prima del via controllo di nuovo e mi accorgo che il  gps era perso. Spingo subito il pulsante e metto il braccio in alto per agganciare meglio il segnale. Senza occhiali non è facile e poi come si tocca la ghiera sensibile partono comandi e lo schermo si riempie di scritte che non vedo.
Convinto che tutto sia a posto parto e spingo lo start del cronometro nel momento che passo sul tappeto.
Dopo 20 secondi controllo e non era partito.
In altri tempi mi sarei innervosito tantissimo, ora accetto anche questo. Riparto con il cronometro stavolta dalla schermata giusta.
Nel frattempo sono intruppato nel gruppone che per il primo km si accalca su strade e curve strette. Mi tocca superare un sacco di gente e andare avanti a strappi.
Dal 3° km la situazione si semplifica e inizio a correre traguardando sempre le magliette rosse del mio club come obiettivi da raggiungere.
Qualcuno riesco a superarlo ma dal 5° Km in poi mi affianco a Mauro (Match Point) e insieme arriveremo fino al traguardo.
E’ sempre un grande sportivo e in gara ha un incitamento per tutti.
Al 7°e 8 km pago lo scarso allenamento ancora nelle gambe, anche se cronometricamente non riesco a valutare la perdita perchè il Garmin aveva di nuovo cambiato schermata grazie a qualche tocco involontario della ghiera touch.
Taglio il traguardo attaccato a Mauro ma a questo punto non so neanche il tempo finale.
La beffa e che Mauro lo chiede a me perchè anche lui aveva fatto qualche casino.
Ho dovuto aspettare di arrivare a casa per vedere la classifica e sapere il risultato.
41’15”.
Non è male in questo momento soprattutto se confrontato con la gara di 15 giorni fa.
Sul Garmin si apre un discorso a parte. Rimpiango il vecchi forerunner 305. Questo nuovo non lo so ancora usare bene, ho sempre paura di toccare il tasto sbagliato. Mi studierò meglio il manuale, anche perchè lo considero uno strumento indispensabile per i miei allenamenti su strada. Imposto, ripetute, intervall training etc sul pc e poi li traferisco sull’orologio che a quel punto mi avvisa acusticamente di tutte le fasi dell’allenamento calcolando tempi e distanze.
In gara opterò per un bell’orologino da 10 euro con numeri grandi. Basta e avanza.

domenica 27 novembre 2011

10 km - Safety Run Ponte Milvio

Ho ritrovato la voglia di correre ma la forma è ancora lontana.
Arriverà, ne sono certo. Oggi mi sono divertito e, nonostante un risultato ottenuto che mi riporta indietro alle prestazioni del mio primo anno di attività, ho corso una gara decente.
Il risultato ufficiale è stato un bel 43'01" con un netto di 42'51" su 10.220 mt misurati di media dai vari concorrenti interpellati che hanno usato il garmin, come me. ( media 4'12" min/km)
Gara molto casareccia con pochi partecipanti (266) al traguardo. Con un via dato, sotto la torretta del Valadier su Ponte Milvio, con l'organizzatore che ha strillato 3, 2, 1 via.
Non c'era il tappeto TDS del via ma una volta partiti, mi sono ritrovato sul percorso della gara di Miguel ma con la partenza e l'arrivo spostati rispetto all'originale.  La tabella di marcia è impietosa ma questo è il passo che riesco a tenere ora. Le magliette rosse degli amici del 2 Ponti sono stati i miei unici riferimenti durante la gara. Con così pochi concorrenti ho viaggiato in piccoli gruppetti fino al 5 km, poi da solo fino al traguardo (61°) puntando e superando i vari avversari che mi trovavo davanti.
L'aspetto positivo della gara è stato quello di aver saputo dosare bene le energie e di finire in leggera progressione.
La soddisfazione di tagliare il traguardo resta sempre invariata e cercherò di ritrovarla alla Best Woman il prossimo 11 dicembre.
Adele ha una voce fantastica e questo video, lungo 15 min, vale la pena ascoltarlo con un bel paio di cuffie a volume alto.

martedì 22 novembre 2011

Verso la gara

Domenica correrò la 10 km di Ponte Milvio.
Non ho nessuna aspettativa se non quella di respirare di nuovo l'aria della competizione. Ieri mi toccava un  allenamento intervallato di 10 ripetizioni con 1:30 forte + 1:30 piano e poi 3 km a 4:30. Alla fine mi sembrava di andare anche forte.
Il responso del Garmin non è stato esaltante. Pensavo di andare molto veloce, intorna a 4:10.
Senza occhiali ci vedo poco sul display del Garmin 410.
4:28 è stato il respomso finale della media tenuta.
Mediocre. Ma sono fiducioso per il futuro.
Magari alla Best woman arriverò più in forma.

martedì 8 novembre 2011

Effetto Maratona di New york

Domenica pomeriggio stranamente calma. A casa. In camera da letto. Elena, my wife direbbe John Entwistle, leggeva sul letto. Io, come al solito, in poltrona, con il laptop sulle gambe e la cuffia in testa a perdere tempo passando da informazioni, musica e blog.
Mi arriva una mail dai miei amici, Valeria e Roberto:
>siamo di sulla 101 st su 5th avenue central park ,( see map)
> ci passano sotto con la corsa
> una giornata di sole, vediamo come sara'
>
> wish you were here!!
Mi si stringe il cuore......
Vado sul sito di RAI Sport e becco subito lo streaming della Maratona.
Giornata fantastica, sole pieno e un gruppetto di 8 campioni che in quel momento passano al 25 Km in 1 ora e 15 minuti. Ragionare su questi tempi mi manda fuori di capoccia. ("Scapoccio", come dice mio figlio Giacomo ).
Rispondo a Valeria e Roberto:
>Che fico
> Vi vedo dal PC ???..Sic!
>
> I'd like to be thereeeee
Era una bugia. Ho cercato su google maps l'esistenza di qualche cam su quell'incrocio ma non ho trovato niente.
Loro sono a NY da qualche settimana. Lavoreranno in trasferta come ricercatori al The Mount Sinai Hospital. Neuropsichiatria infantile. (due capoccioni, nel senso nobile della parola).
Naturalmente mi avevano invitato a casa loro per partecipare alla maratona.
Non sono andato per tanti motivi, non ultimo la mia bassa considerazione della mania tutta italiana di spararsi la Maratona di NY a qualsiasi costo per il solo gusto di raccontarlo agli amici o di farsi pubblicità (politici vari).
Mi sono pentito amaramente di questa mia spocchia. La giornata era bellissima e il posto è fantastico.
Penso che l'anno prossimo farò parte del gruppone di quasi quattromila italiani (prima nazione dopo gli stati uniti per numero di partecipanti).
Per ora pensiamo alla maratona di Roma. Oggi sono passato dal fido Luciano. Da mertedi riparto con il massaggio settimanale e piano di allenamento.
In questo periodo, da solo, non ho concluso niente.
Sempre loro. Mi piacciono molto.


Ma anche questi non sono male

martedì 1 novembre 2011

Si spende ma non si "quaglia"

Si corre a fasi alterne a causa dei soliti guai con il sonno. nel frattempo si è bruciato il vecchio Garmin 305 e le scarpe da allenamento ( AsicsCumulus) hanno esaurito, a mio parere, il loro momento di gloria e sono pronte a passare ad un uso ricreativo.
Così, sabato pomeriggio, ho preso coraggio sono andato da Footworks a, San Giovanni, e gli ho lasciato un bel po di dindini.
Quando spendo i soldi per la corsa vengo sempre assalito da qualche senso di colpa. Inizio a chiedermi " Forse quelle scarpe le avrei potute usare ancora per chissà quanto tempo", " Ma mi serve proprio il Garmin "....etc. Poi penso ......." ma se avessi avuto la fissa della bici?????".
Si sa! Il ciclista ha la possibilità, alla fine di ogni gara andata non secondo le aspettative, di poter scaricare una parte della sua delusione, sulla bici.
" AH se avessi avuto il tubo portasella in carbonio avrei avuto la bici più leggera e quella salita l'avrei fatta sicuramente con meno fatica." E, quindi, il lunedì successivo sarei andato tutto convinto, non allenarmi di più, ma al negozio per lasciargli 200 euri per il cannotto porta sella in carbonio.
Così, mi sono fatto passare in fretta e furia il senso di calpa e mi sono comprato sia le scarpe che il Garmin e buonanotte ai suonatori.
La scelta è caduta sulle le Brooks Glycerin 9. E' la prima volta che uso le Brooks. Ho provato le Mizuno Rider 14, che considero la mia scarpa preferita, ma ad ogni nuova versione mi sembra che si avvicini sempre di più alla Precision, cioè più leggera e più dura e quindi la comprerò per la prossima maratona ( ancora da stabilire). Poi ho provato la Nike Vomero. Boh!! della Nike non sono in grado di capirci più niente. Sono usciti tutti questi modelli spaziali, Lunarglide, etc., che hanno rivoluzionato completamente la composizione della suola della scarpa.
Ogni marchio fa la suola di 10 colori diversi per diversificare i vari materiali e rinforzi che divesificano i punti dì appoggio e di sostegno. Carbonio sui punti di contatto con l'asfalto, sistemi di ammortizzazione diversi per ogni marchio: aria, molle, onde, glicerina, gel; poi sostegni mediali. Le Nike nuove invece hanno la suola di un unico materiale e mi resta difficile capire come sia possibile che funzioni meglio. Ho provato le Vomero, che insieme alle Pegasus hanno conservato un aspetto più tradizionale. La forma di queste Vomero 6 risente del nuovo stile, sono sempre morbide ma la tomaia è diversa dalle precedenti.
Le Asics Cumulus non le ho volute provare perchè le ultime usate sono state molto comode ma anche più pesanti, della media delle A3.
Per le Saucony Triumph stesso discorso delle Asics.
Le Brooks le avevo provate sempre nei precedenti acquisti ma avevo  sempre trovato la pianta troppo stretta. Questa volta le ho sentite bene, comode e reattive e poi mi è piaciuto il sistema di ammortizzazione che hanno adottato su tutta la lunghezza del piede ma solo sui punti di contatto e di spinta (nei tre punti anatomici importanti dell'alluce, del metatarso e del tallone).
Dopo i primi 2 allenamenti fatti il giudizio mi sembra confermato.
Tutte le scarpe provate di questa generazione mi sono sembrate con la punta più sollevata da terra. Mi hanno spiegato che questa forma aiuta la rullata del piede e qundi la spinta, anche quando si stanchi.
Sul Garmin il giudizio è ancora parziale. Ho comprato il Forerunner 410. Il 305 era brutto ma molto efficiente, semplice e sicuro da gestire. Questo nuovo ha solo due tasti ed il resto dei comandi sono sulla ghiera touch. Mi ci devo abituare e speriamo che sia meglio. Basterebbe che sia uguale ma............





 


lunedì 3 ottobre 2011

Villa Pamphili

Sabato 23.4 km - domenica 17.2 km.
Trenta km avevo dichiarato venerdì sera ma, per rispettare la tradizione popolare "la sera leoni la mattina .........", il ritorno alla realtà di questo periodo di forma mi ha riportato con i piedi per terra.
Sabato mattina, con Roberto, siamo partiti presto da casa (con l'auto) e arrivati a lungotevere, altezza Piazza del Fante, parcheggiati e preparati abbiamo iniziato l'allenamento ad un ritmo veramente tranquillo e ridimensionando l'obiettivo dai 30 km alle 2 ore di corsa.
All'altezza dell'Ospedale S. Spirito ho proposto di salire su per il Gianicolo passando davanti al Bambin Gesù e correre dentro Villa Pamphili.
La giornata splendida con la luce della prima mattina eccezionale hanno reso gli oltre 9 km corsi nel parco una gioia.


La villa è splendida e molto curata, specialmente la parte verso l'Aurelia dopo il ponte di legno che attraversa Via Leone XIII.

La discesa da Porta San Pancrazio su Via Garibaldi verso Trastevere ci ha regalato una vista su Roma mozzafiato.
Pur correndo la parte finale dell'allenamento a ritmo sostenuto la media è stata pietosa 5'12" km.
Ma penso comunque allenante.
Nella Villa abbiamo incontrato anche Paolo e Giancarlo, due cari amici con i quali ho corso e gareggiato insieme.
Due bravissimi "Old Boys" che nella vita di tutti i giorni si mimetizzano dietro un understatement innato che nasconde due fuoriclasse. Uno psicoterapeuta (chi tra noi runners non ne avrebbe bisogno???) e l'altro giornalista de La 7 e grande studioso e scrittore del periodo delle stragi italiane. Proprio in questi ultimi tempi, quando è uscita la sentenza che condanna lo Stato a risarcire i parenti delle vittime di Ustica ho pensato a Giancarlo, alle persone come lui che, ricostruendo pazientemente e tenacemente quegli eventi, hanno dato un contributo fondamentale alla ricerca della verità.
Domenica ho corso da solo da Bracciano a Trevignano e ritorno ad un ritmo tranquillo di 5'00" a km.
La solita roba vecchia "Smell like teen Spirit"




venerdì 30 settembre 2011

Ritorno in pista + Cantinone

Ieri è stata una bella giornata. sono ritornato al Paolo Rosi dopo 4 o 5 mesi.
Mi ero organizzato per l'ora di pranzo e sono arrivato all'una. l'intenzione era di fare il terzo allenamento settimanale cominciando a provare la velocità.
Dopo una mezzoretta di riscaldamento correndo lentamente sul prato e chiaccherando con i vecchi e nuovi amici, mi sono messo sulla solita corsia n. 1 per provare a correre 10 volte 400mt con partenza ogni tre minuti e riposo da fermo.
Niente di trascendentale, ho ritenuto importante non stressare troppo i muscoli ma provare comunque a alzare la velocità rispetto agli ultimi mesi di allenamenti più o meno di mantenimento.
Senza ammazzarmi di fatica, ad ogni 400 ho preso fiducia e ho incrementato il ritmo.











Non ho più scuse devo solo allenarmi e sono convinto che in poco tempo riuscirò a ritrovare la forma.
Domani l'obiettivo è di fare un bel lungo lento con il mio amico Roberto e cercare di correre per 30 km.
A lui non l'ho ancora detto dei 30 km, per non rovinargli il sonno, tanto so che poi non si tira indietro e alla fine c'ha sempre più birra di me.
Infine, ieri sera una bella cena al Cantinone con una decina di blogger.
master, karim, ermoro e suo cugino ale, giampy, kaiale, franco, marcaurelio, janco,yò.
Abbuffata d'altri tempi. Filettidibaccalaoliveascolanefiorifrittisupplìcrocchetterigatoni- conlapaiatapenneallacarbonaratonnarellicacioepepetiramisu- caffeamarobirra.
La serata però ha mostrato un pericoloso e significativo cambiamento dell'argomento centrale di discussione.
Non si è quasi parlato di programmi futuri di corse e maratone. Complici Kaiale e Master la discussione centrale ha preso una decisa deriva verso il Triathlon.
Tutti si sentono ormai troppo vecchi per darsi nuovi traguardi nella corsa e ho avuto l'impressione che il Triathlon, con le tre prove così lunghe e difficili, sposti definitivamente l'impresa alla sola sfida di resistenza a prescindere da quanto poi ciascuno di noi sia effettivamente bravino a nuotare, a pedalare o a correre.
Insomma rischiare di fare tre figure del cazzo che sommate insieme diventano però accettabili perche fatte una di seguito all'altra.
Nessuna critica. E' importante trovare nuovi stimoli e non annoiarsi mai. Certo la bici è una ficata, il nuoto passa presto come prima frazione  di gara, la corsa.... si conosce, e, prima o poi sicuramente ci cascherò anch'io.

domenica 18 settembre 2011

Run? Old Boy

Quando decisi che la passione per la corsa meritava un ricordo maggiore di quello che la mia scarsa memoria mi consente decisi di aprire questo blog.
Sono ancora molto soddisfatto di questa scelta. Spesso mi capita di sfogliarlo e rivivere qualche gara e gli incontri con gli altri “vecchi ragazzi” conosciuti sui campi di gara e di allenamento.
Per iniziare un blog il primo problema che si presenta è quello della scelta del titolo e mi venne in mente di trovare un qualcosa che mettesse in relazione questa sopita pulsione competitiva in relazione ad una età atleticamente avanzata. Nel mio inglese semi casalingo “Runoldboys” voleva significare proprio questo……….Correte!Vecchi Ragazzi.
Si corre per il lavoro, si corre per la famiglia, si corre contro il tempo per riuscire a fare entrare in una giornata tutti gli impegni, e, quindi…tanti vecchi ragazzi scelgono di correre anche a piedi come conseguenza naturale di quanto già fanno per dovere.
Ho passato una estate nella quale ho corso poco. 
Con poco o pochissimo sonno è difficile riuscire a correre e, tante sono state le giornate icui mi sono alzato “distrutto” e già sicuro che un altro allenamento sarebbe saltato.
Allenarsi 2 volte a settimana di media è stato il massimo che sono riuscito a combinare.
Comunque, sempre una volta oltre i 10 km e una volta sopra i 15km.
Ieri mattina sono partito presto e dopo un avvio molto lento ho preso fiducia e senza troppi affanni ho corso per quasi 18 km.
Quando corro le sensazioni sono sempre buone e mi riprometto di ripartire il giorno dopo con un bel programma di allenamento e nuovi obiettivi.
Finora non ci sono riuscito per le ragioni sopradette ma sento che questa sarà la settimana buona per rompere l'ncantesimo.
Ieri verso le 8.30, durante la mia corsa, sono passato a Caracalla. ho visto movimento nello stadio e sono entrato.
Guardo raramente il calendario delle gare in questo periodo e mi era sfuggito la 12 x 1 ora.
Naturalmente mi sono fermato ai bordi della pista e chi ti ho visto correre?
Non è difficile da indovinare.
Un old boy che non lascia niente al caso e non poteva partecipare se non nella frazione piu fresca (climaticamente) della giornata. 
Giancarlo girava come un metronomo con passo costante e sono sicuro che non avrà sgarrato un secondo dalla media a giro di pista che si era prefisso.
Ho provato a incitarlo ma probabilmente non ho urlato abbastanza forte da farmi sentire.

Per darmi la carica giusta e segnare questo momento come un nuovo inizio cambierò anche il nome al blog.
Da” Correte Vecchi Ragazzi” che per me significava entrare nel giro, far parte della comunità adesso sento che tutto l’attenzione va rivolta su me stesso e quindi tolgo il plurale e metto tutto al singolare.
RUN!OLDBOY……..RUN

domenica 1 maggio 2011

Correre leggeri

Leggero da impegni e obiettivi.

Libero dall’orologio.

Libero dalle Tabelle.

Sembra ovvio che una passione, un divertimento abbiano dei presupposti di libertà.

Eppure la corsa, le gare, il blog, tutto ha influito a esasperare  l’approccio che finora ho avuto con la corsa.

Molti mi avevano avvertito di prenderla più leggera ma finora non ne sono stato capace.

Dopo Roma sono stato un mese esatto fermo. Niente Corsa. Niente Allenamenti.Niente Massaggi. niente di niente. Ma la corsa era sempre presente nella mia mente. mi chiedevo:” che devo fare?”

Nella vita ho imparato che davanti a tanti problemi non sempre si ha o si puo avere una risposta immediata. Ho bisogno di maturare le decisioni, di aspettare che la soluzione arrivi con calma. Magari da un episodio che cambia la prospettiva del problema e ti fa arrivare ad una soluzione che era impossibile immaginare all’inizio. Al momento in cui si è posto  il problema.

il 21 aprile mi sono rimesso le Mizuno e sono ripartito.

Corro senza tabelle e quindi libero di aggregarmi agli amici corridori che incontro sulla Cassia quando sono vicino a casa, o, a quelli del Paolo Rosi quando vado all’Acqua Acetosa.

Questo mi mancava e questo voglio fare adesso. Poi si vedrà.

Sto facendo un pensierino ad Amsterdam il 16 ottobre ma ancora non mi sono iscritto.

Il Sacro

 

e ………….il profano

mercoledì 30 marzo 2011

Maratona di Roma 2011

Inutile girarci intorno.
3:25:20 dice tutto.
Dal 1 gennaio al 19 marzo ho corso 470 km in totale con in mezzo una settimana bianca e poca voglia di allenarmi nei giorni più freddi e piovosi.
Nella settimana prima della maratona ho corso solo una volta. Insomma ero consapevole di non essere pronto, ma, la maratona di Roma non è una gara che si può saltare.
A me piace più di tutte quelle alle quali ho partecipato.
Quest’anno ho anche fatto più gare lunghe per tentare di sopperire alla mancanza di allenamenti giornalieri.
Il giro del Lago di Bracciano (33 km)
La Tre Comuni (23 km)
La mezza maratona di Verona (21 km)
Oltre a Miguel e la Corsa della Befana. ( 10 + 10 km)
L’errore principale è stato quello di voler sopperire alla mancanza di un adeguato allenamento con l’intenzione di adottare una condotta di gare giudiziosa per raggiungere un obiettivo poco migliore di Firenze 2010 (3:18:27).
La consapevolezza di tutti questi fattori ha fatto si che quando al 28° km è finita la benzina non mi sono incavolato più di tanto e con rassegnazione sono andato fino al traguardo.
Sono arrivato in fondo alla mia undicesima maratona e questa è la vera e unica soddisfazione.  
Confesso che l’abitudine a correre le maratone e la mancanza di un risultato soddisfacente non mi fa più pensare di aver fatto una impresa e quindi anche il resoconto ne risente.
Le emozioni vissute nelle 3 precedenti maratone di Roma ( corse tutte con tempi ben inferiori a questo) non si sono ripetute e comunque, se ci sono state, le avevo già ben descritte allora.
Forse più in là mi verrà in mente qualche dettaglio da ricordare ma per ora la finisco qui.

domenica 20 febbraio 2011

Mezza maratona di Verona


C’hai ‘na capoccia!!!!
Si dice a Roma.
Non posso partecipare quest’anno alla Roma – Ostia e quindi mi sono messo in testa che una mezza maratona era comunque necessaria per verificare lo stato di forma di questo grande (vecchio) atleta.
Così sono andato sul calendario delle mezze maratone e ti ho beccato questa di Verona che è abbinata alla maratona vera e propria.
Nessuno mi ha voluto seguire ne della famiglia ne della squadra e quindi come un pazzo sono partito da solo per quest’impresa.
Non è questo il luogo per parlare del mio stato mentale rispetto alla corsa però questo è un altro indicatore importante che dovrebbe farmi riflettere sulla possibilità di farmi aiutare da uno bravo J.
Per fortuna trovo una via di fuga semi-onorevole e sposto un appuntamento di lavoro a Bologna, obbligando  un fornitore ad aprire il suo ufficio  di sabato mattina.
Così il viaggio a Verona diventa in due tappe e la coscienza è “salva”.
Al centro maratona di Verona ci passo mezzo pomeriggio nella speranza di incontrare qualcuno di conosciuto ma i Blogtrotters non si vedono o io non riesco a riconoscere nessuno.
La Maratona partiva alle 9.00 mentre la Mezza alle 10 e 15. Perfetto. Faccio colazione con calma mi vesto in borghese e alle nove scendo dalla stanza e vado alla partenza.
Ho scelto un albergo praticamente sulla linea di partenza. Come se a Roma la notte della Maratona uno dormisse a Santa Francesca Romana. Scendi dalla stradina e sei sulla linea di partenza.
I maratoneti non sembrano tantissimi, ma guardare i top runner che si scaldano fa sempre una bella impressione. Un’elasticità di corsa e movimenti così fluidi che suscitano ammirazione, soprattutto se si concentra l’occhio sulle top fem.
Lo start è alle 10 e 15 precise con tanto di elicottero tv sopra la testa. Sono nella prima griglia per fortuna perchè nella mezza ci sono piu di 2000 persone, e passo sotto lo striscione dopo pochi secondi. Corrono tutti forte e quindi finalmente sono io di ostacolo agli altri. Non devo superare nessuno o forzare passaggi. Corro con la strada libera davanti.
Fa caldo, mi levo i guanti, poi mi abbasso i manicotti infine al 3° km la sudorazione è forte e decido di togliermi la maglietta termica mezze maniche che avevo sotto la canottiera. Ci riesco senza tanti problemi continuando a correre bene.
Idea saggia perché non patirò mai il freddo mi è bastato tirare su e giu i manicotti un paio di volte per tenere costante la temperatura del corpo.
La gara per me è andata bene, sono riuscito a tenere un bel ritmo, forse avrei potuto osare qualcosa di più e ho finito in 1:28:35. Ho l’impressione di essere diventato troppo esperto e quindi risparmioso e quindi lento. Nelle gare dove ho fatto i miei tempi migliori arrivavo sempre al limite dello svenimento.
 Il percorso non era un granché, molta periferia e passaggi in quartieri semideserti per la prima metà gara poi il resto nel centro ma tante curve e sanpietrini e lastroni. L’ultimo km è la parte migliore con il passaggio dentro L’Arena su un apposito percorso di legno che attraversa a metà il monumento. Come se a  Roma si passasse in mezzo al Colosseo invece di girarci intorno prima dell’arrivo.
Tagliato il traguardo ho rivisto i fratelli Pretto. Mi ha fatto molto piacere salutarli anche se abbiamo avuto poco tempo per parlare travolti da quelli che stavano arrivando.
Ho scritto questi ultimi due post nel viaggio di ritorno a Roma. Finalmente ho avuto il tempo per aggiornare il blog. Viaggio piacevole per me ma soprattutto per il mio vicino. Presumo un grande industriale ultra sessantenne con un fisico da vecchio lanciatore di coriandoli, più largo che alto ma benvestito, educato e con DUE RUSSE di ventanni di una bellezza sconvolgente. Ora una sonnecchia sulla sua spalla, sfinita dallo shopping visto la quantità di buste firmate al seguito. Forse sta solo cercando di recuperare le forze per il Bunga bunga di questa sera. Ora lascio e  vedo se riesco a farmi invitare. Vorrei solo fare il DJ. Chissà se Papi2 accetterà la proposta?

Giro del Lago di Bracciano

Domenica scorsa ho gareggiato a Bracciano sul giro del  lago di 34 km.
Cinque settimane prima della maratona di Roma hanno inserito questa gara che risulta perfetta per fare un bel lungo di qualità. Ho fatto il giro del lago di Bracciano prima di quasi tutte le maratone, questo è stato il l’ottavo.
I miei figli vanno a vela in un circolo a Bracciano e quindi la gran parte dei fine settimana da marzo a ottobre li passo lì ( in inverno vanno a Civitavecchia). Quindi il lago è una delle sedi fisse dei miei allenamenti domenicali.
Conosco il percorso molto bene e quindi ho colto al volo l’occasione per fare un lungo a ritmo gara con tutta l’assistenza di ristori etc.
Come tutte le gare che si svolgono a Roma anche questa, pur alla prima edizione e su una distanza così lunga, ha raccolto un mucchio di gente. Naturalmente tutti hanno pensato la stessa cosa rispetto alla mara di Roma. Questo ha avuto un peso maggiore anche in considerazione che la Roma – Ostia, il classico lungo pre-maratona, è stata spostata da un po di tempo a sole tre settimane prima dei 42 km di Roma.
Se tiri la Mezza di Ostia rischi di fregarti le gambe. Non conosco nessuno che ha fatto la Roma – Ostia senza tirarla al massimo delle sue possibilità. E’ impossibile, per noi di Roma, prendere questa gara solo come un allenamento. La classifica conta e nessuno vuole fare brutta figura rispetto ai propri compagni di squadra.
Tornando alla gara di Bracciano sono partito avanti ma senza nessun riscaldamento proprio in funzione del fatto che volevo fare un allenamento. Dopo poche centinaia di metri vedo davanti a me RunnerBlade e l’allenamento spensierato diventa un bel test di tenuta.
Correre con Giancarlo è sempre una fortuna perché è costante e preciso.
Solo che questa volta la sua è rimasta una corsa costante e alla fine anche in progressione mentre io piano piano mi sono spento.
Abbiamo corso insieme fino al 18° – 19° km poi ho iniziato a rallentare. Alla fine mi sono beccato tre minuti di distacco e ho finito in 2:33:20.

sabato 5 febbraio 2011

3 Comuni e prossime gare

Bellisima gara. Non l'avevo mai corsa. Sempre attento alle distanze classiche 10, 21 e 42 guardavo con scetticismo queste gare un po anomale per distanza e piene di salite e discese.
La mattina di domenica il tempo non era per niente bello ma la pioggia ha smesso 5 minuti prima della partenza e da quel momento in poi temperatura ideale per correre.
L'inizio è molto ondulato, non conoscendo il percorso e volendo sfruttare la gara per sostituire il noioso lungo della settimana sono partito piano.
Piano piano ho preso il ritmo e mi sono divertito perchè sono riuscito a gestire la gara in progressione. Sempre concentrato nel controllare lo sforzo in attesa della temuta salita del 13/14 km. Sono stato sempre in corsia di sorpasso ed all'arrivo 1 38'41"  pensavo di essere arrivato anche benino.
La realtà è stata più dura del previsto. Se non sputi sangue dall'inizio alla fine gli altri volano via. Due amici con i quali di solito me la batto mi hanno fatto nero.Giancarlo mi ha rifilato più di 4 minuti e Fabio, del Due Ponti, più di 3.
Salterò la Roma Ostia perchè in settimana bianca. Però per non farmi mancare niente il 13 febbraio farò la gara del giro del Lago di Bracciano ed il 20 farò la presuntuosa cavolata di andare a Verona per fare una mezzamaratona tirata in sostituzione della suddetta R-O alla quale devo rinunciare per evidenti motivi familiari.
Mentre papà gioca a fare il runner chi, nel frattempo, si sta divertendo, crescendo e maturando e spero studiando è Giacomo - my first son- che se la passa a Berkeley per frequentare il secondo semestre del IV Liceo.
Questo è il suo Blog http://giakinusa.blogspot.com/2011_01_01_archive.html.

domenica 23 gennaio 2011

Anno 2011 - Befana e Miguel

Qualche cosa nuova.
Prima fra tutte la nuova società.
Da gennaio mi sono tesserato con il Due Ponti.
Conooscevo qualcuno e poi è vicino a casa mia.
La prima gara dell'anno, La Corsa della Befana, è stata organizzata insieme fin dalla partenza. Appuntamento davanti al negozio di Mauro, Match Point, e poi tutti insieme sulla Tuscolana. Nuovi amici e nuovi stimoli.
La gara è andata nella norma di questo periodo 40'25".
La corsa è stata influenzata dal terreno pesante nella parte dentro il Parco degli Acquedotti ma sotto i quatto a km non riesco più a tenere un ritmo costante. L'età, il Natale, la panza ........... tutto contribuisce!
Con Luciano, che mi aiuta sempre con le sue tabelle, abbiamo puntato una preparazione per arrivare in forma per la Maratona di Roma.
Oggi, La Corsa di Miguel.
Parcheggio come al solito a Piazza Euclide e trovo subito i mie vecchi compagni di corse della Sport Project che tutti gli anni partecipano alla gara di Miguel.
Francesco, Giulio, Ciro, Giancarlo, Paolo e tutti gli altri.
La gara ha superato i 5.000 partecipanti. E' una festa. La giornata è fredda ma meno di quanto previsto. Anche il vento, annunciato, non c'è stato. Purtroppo nessuna scusa, il massimo delle condizioni per correre.
Gara fotocopia rispetto alla corsa della Befana alla fine 40'49" considerati i 10.200 mt.

743 - CORSINI STEFANO DUE PONTI SRL MM50
Arrivo Km 10200 Pos.528 Pos/m 500 Cat 52 time 00:40:49 media 4.00

Domenica penso che andrò a fare la Tre Comuni per allenarmi con un lungo di qualità.

Non ci sono tante novità musicali in questo periodo. Almeno io non ne vedo.
Ho scoperto però un gruppo formato da tre sorelle (rischio l'incriminazione per pedofilia, ma tanto di questi tempi!) poco più che adolescenti. Aria fresca......musicalmente parlando :-)