domenica 27 novembre 2011

10 km - Safety Run Ponte Milvio

Ho ritrovato la voglia di correre ma la forma è ancora lontana.
Arriverà, ne sono certo. Oggi mi sono divertito e, nonostante un risultato ottenuto che mi riporta indietro alle prestazioni del mio primo anno di attività, ho corso una gara decente.
Il risultato ufficiale è stato un bel 43'01" con un netto di 42'51" su 10.220 mt misurati di media dai vari concorrenti interpellati che hanno usato il garmin, come me. ( media 4'12" min/km)
Gara molto casareccia con pochi partecipanti (266) al traguardo. Con un via dato, sotto la torretta del Valadier su Ponte Milvio, con l'organizzatore che ha strillato 3, 2, 1 via.
Non c'era il tappeto TDS del via ma una volta partiti, mi sono ritrovato sul percorso della gara di Miguel ma con la partenza e l'arrivo spostati rispetto all'originale.  La tabella di marcia è impietosa ma questo è il passo che riesco a tenere ora. Le magliette rosse degli amici del 2 Ponti sono stati i miei unici riferimenti durante la gara. Con così pochi concorrenti ho viaggiato in piccoli gruppetti fino al 5 km, poi da solo fino al traguardo (61°) puntando e superando i vari avversari che mi trovavo davanti.
L'aspetto positivo della gara è stato quello di aver saputo dosare bene le energie e di finire in leggera progressione.
La soddisfazione di tagliare il traguardo resta sempre invariata e cercherò di ritrovarla alla Best Woman il prossimo 11 dicembre.
Adele ha una voce fantastica e questo video, lungo 15 min, vale la pena ascoltarlo con un bel paio di cuffie a volume alto.

martedì 22 novembre 2011

Verso la gara

Domenica correrò la 10 km di Ponte Milvio.
Non ho nessuna aspettativa se non quella di respirare di nuovo l'aria della competizione. Ieri mi toccava un  allenamento intervallato di 10 ripetizioni con 1:30 forte + 1:30 piano e poi 3 km a 4:30. Alla fine mi sembrava di andare anche forte.
Il responso del Garmin non è stato esaltante. Pensavo di andare molto veloce, intorna a 4:10.
Senza occhiali ci vedo poco sul display del Garmin 410.
4:28 è stato il respomso finale della media tenuta.
Mediocre. Ma sono fiducioso per il futuro.
Magari alla Best woman arriverò più in forma.

martedì 8 novembre 2011

Effetto Maratona di New york

Domenica pomeriggio stranamente calma. A casa. In camera da letto. Elena, my wife direbbe John Entwistle, leggeva sul letto. Io, come al solito, in poltrona, con il laptop sulle gambe e la cuffia in testa a perdere tempo passando da informazioni, musica e blog.
Mi arriva una mail dai miei amici, Valeria e Roberto:
>siamo di sulla 101 st su 5th avenue central park ,( see map)
> ci passano sotto con la corsa
> una giornata di sole, vediamo come sara'
>
> wish you were here!!
Mi si stringe il cuore......
Vado sul sito di RAI Sport e becco subito lo streaming della Maratona.
Giornata fantastica, sole pieno e un gruppetto di 8 campioni che in quel momento passano al 25 Km in 1 ora e 15 minuti. Ragionare su questi tempi mi manda fuori di capoccia. ("Scapoccio", come dice mio figlio Giacomo ).
Rispondo a Valeria e Roberto:
>Che fico
> Vi vedo dal PC ???..Sic!
>
> I'd like to be thereeeee
Era una bugia. Ho cercato su google maps l'esistenza di qualche cam su quell'incrocio ma non ho trovato niente.
Loro sono a NY da qualche settimana. Lavoreranno in trasferta come ricercatori al The Mount Sinai Hospital. Neuropsichiatria infantile. (due capoccioni, nel senso nobile della parola).
Naturalmente mi avevano invitato a casa loro per partecipare alla maratona.
Non sono andato per tanti motivi, non ultimo la mia bassa considerazione della mania tutta italiana di spararsi la Maratona di NY a qualsiasi costo per il solo gusto di raccontarlo agli amici o di farsi pubblicità (politici vari).
Mi sono pentito amaramente di questa mia spocchia. La giornata era bellissima e il posto è fantastico.
Penso che l'anno prossimo farò parte del gruppone di quasi quattromila italiani (prima nazione dopo gli stati uniti per numero di partecipanti).
Per ora pensiamo alla maratona di Roma. Oggi sono passato dal fido Luciano. Da mertedi riparto con il massaggio settimanale e piano di allenamento.
In questo periodo, da solo, non ho concluso niente.
Sempre loro. Mi piacciono molto.


Ma anche questi non sono male

martedì 1 novembre 2011

Si spende ma non si "quaglia"

Si corre a fasi alterne a causa dei soliti guai con il sonno. nel frattempo si è bruciato il vecchio Garmin 305 e le scarpe da allenamento ( AsicsCumulus) hanno esaurito, a mio parere, il loro momento di gloria e sono pronte a passare ad un uso ricreativo.
Così, sabato pomeriggio, ho preso coraggio sono andato da Footworks a, San Giovanni, e gli ho lasciato un bel po di dindini.
Quando spendo i soldi per la corsa vengo sempre assalito da qualche senso di colpa. Inizio a chiedermi " Forse quelle scarpe le avrei potute usare ancora per chissà quanto tempo", " Ma mi serve proprio il Garmin "....etc. Poi penso ......." ma se avessi avuto la fissa della bici?????".
Si sa! Il ciclista ha la possibilità, alla fine di ogni gara andata non secondo le aspettative, di poter scaricare una parte della sua delusione, sulla bici.
" AH se avessi avuto il tubo portasella in carbonio avrei avuto la bici più leggera e quella salita l'avrei fatta sicuramente con meno fatica." E, quindi, il lunedì successivo sarei andato tutto convinto, non allenarmi di più, ma al negozio per lasciargli 200 euri per il cannotto porta sella in carbonio.
Così, mi sono fatto passare in fretta e furia il senso di calpa e mi sono comprato sia le scarpe che il Garmin e buonanotte ai suonatori.
La scelta è caduta sulle le Brooks Glycerin 9. E' la prima volta che uso le Brooks. Ho provato le Mizuno Rider 14, che considero la mia scarpa preferita, ma ad ogni nuova versione mi sembra che si avvicini sempre di più alla Precision, cioè più leggera e più dura e quindi la comprerò per la prossima maratona ( ancora da stabilire). Poi ho provato la Nike Vomero. Boh!! della Nike non sono in grado di capirci più niente. Sono usciti tutti questi modelli spaziali, Lunarglide, etc., che hanno rivoluzionato completamente la composizione della suola della scarpa.
Ogni marchio fa la suola di 10 colori diversi per diversificare i vari materiali e rinforzi che divesificano i punti dì appoggio e di sostegno. Carbonio sui punti di contatto con l'asfalto, sistemi di ammortizzazione diversi per ogni marchio: aria, molle, onde, glicerina, gel; poi sostegni mediali. Le Nike nuove invece hanno la suola di un unico materiale e mi resta difficile capire come sia possibile che funzioni meglio. Ho provato le Vomero, che insieme alle Pegasus hanno conservato un aspetto più tradizionale. La forma di queste Vomero 6 risente del nuovo stile, sono sempre morbide ma la tomaia è diversa dalle precedenti.
Le Asics Cumulus non le ho volute provare perchè le ultime usate sono state molto comode ma anche più pesanti, della media delle A3.
Per le Saucony Triumph stesso discorso delle Asics.
Le Brooks le avevo provate sempre nei precedenti acquisti ma avevo  sempre trovato la pianta troppo stretta. Questa volta le ho sentite bene, comode e reattive e poi mi è piaciuto il sistema di ammortizzazione che hanno adottato su tutta la lunghezza del piede ma solo sui punti di contatto e di spinta (nei tre punti anatomici importanti dell'alluce, del metatarso e del tallone).
Dopo i primi 2 allenamenti fatti il giudizio mi sembra confermato.
Tutte le scarpe provate di questa generazione mi sono sembrate con la punta più sollevata da terra. Mi hanno spiegato che questa forma aiuta la rullata del piede e qundi la spinta, anche quando si stanchi.
Sul Garmin il giudizio è ancora parziale. Ho comprato il Forerunner 410. Il 305 era brutto ma molto efficiente, semplice e sicuro da gestire. Questo nuovo ha solo due tasti ed il resto dei comandi sono sulla ghiera touch. Mi ci devo abituare e speriamo che sia meglio. Basterebbe che sia uguale ma............