domenica 20 febbraio 2011

Mezza maratona di Verona


C’hai ‘na capoccia!!!!
Si dice a Roma.
Non posso partecipare quest’anno alla Roma – Ostia e quindi mi sono messo in testa che una mezza maratona era comunque necessaria per verificare lo stato di forma di questo grande (vecchio) atleta.
Così sono andato sul calendario delle mezze maratone e ti ho beccato questa di Verona che è abbinata alla maratona vera e propria.
Nessuno mi ha voluto seguire ne della famiglia ne della squadra e quindi come un pazzo sono partito da solo per quest’impresa.
Non è questo il luogo per parlare del mio stato mentale rispetto alla corsa però questo è un altro indicatore importante che dovrebbe farmi riflettere sulla possibilità di farmi aiutare da uno bravo J.
Per fortuna trovo una via di fuga semi-onorevole e sposto un appuntamento di lavoro a Bologna, obbligando  un fornitore ad aprire il suo ufficio  di sabato mattina.
Così il viaggio a Verona diventa in due tappe e la coscienza è “salva”.
Al centro maratona di Verona ci passo mezzo pomeriggio nella speranza di incontrare qualcuno di conosciuto ma i Blogtrotters non si vedono o io non riesco a riconoscere nessuno.
La Maratona partiva alle 9.00 mentre la Mezza alle 10 e 15. Perfetto. Faccio colazione con calma mi vesto in borghese e alle nove scendo dalla stanza e vado alla partenza.
Ho scelto un albergo praticamente sulla linea di partenza. Come se a Roma la notte della Maratona uno dormisse a Santa Francesca Romana. Scendi dalla stradina e sei sulla linea di partenza.
I maratoneti non sembrano tantissimi, ma guardare i top runner che si scaldano fa sempre una bella impressione. Un’elasticità di corsa e movimenti così fluidi che suscitano ammirazione, soprattutto se si concentra l’occhio sulle top fem.
Lo start è alle 10 e 15 precise con tanto di elicottero tv sopra la testa. Sono nella prima griglia per fortuna perchè nella mezza ci sono piu di 2000 persone, e passo sotto lo striscione dopo pochi secondi. Corrono tutti forte e quindi finalmente sono io di ostacolo agli altri. Non devo superare nessuno o forzare passaggi. Corro con la strada libera davanti.
Fa caldo, mi levo i guanti, poi mi abbasso i manicotti infine al 3° km la sudorazione è forte e decido di togliermi la maglietta termica mezze maniche che avevo sotto la canottiera. Ci riesco senza tanti problemi continuando a correre bene.
Idea saggia perché non patirò mai il freddo mi è bastato tirare su e giu i manicotti un paio di volte per tenere costante la temperatura del corpo.
La gara per me è andata bene, sono riuscito a tenere un bel ritmo, forse avrei potuto osare qualcosa di più e ho finito in 1:28:35. Ho l’impressione di essere diventato troppo esperto e quindi risparmioso e quindi lento. Nelle gare dove ho fatto i miei tempi migliori arrivavo sempre al limite dello svenimento.
 Il percorso non era un granché, molta periferia e passaggi in quartieri semideserti per la prima metà gara poi il resto nel centro ma tante curve e sanpietrini e lastroni. L’ultimo km è la parte migliore con il passaggio dentro L’Arena su un apposito percorso di legno che attraversa a metà il monumento. Come se a  Roma si passasse in mezzo al Colosseo invece di girarci intorno prima dell’arrivo.
Tagliato il traguardo ho rivisto i fratelli Pretto. Mi ha fatto molto piacere salutarli anche se abbiamo avuto poco tempo per parlare travolti da quelli che stavano arrivando.
Ho scritto questi ultimi due post nel viaggio di ritorno a Roma. Finalmente ho avuto il tempo per aggiornare il blog. Viaggio piacevole per me ma soprattutto per il mio vicino. Presumo un grande industriale ultra sessantenne con un fisico da vecchio lanciatore di coriandoli, più largo che alto ma benvestito, educato e con DUE RUSSE di ventanni di una bellezza sconvolgente. Ora una sonnecchia sulla sua spalla, sfinita dallo shopping visto la quantità di buste firmate al seguito. Forse sta solo cercando di recuperare le forze per il Bunga bunga di questa sera. Ora lascio e  vedo se riesco a farmi invitare. Vorrei solo fare il DJ. Chissà se Papi2 accetterà la proposta?

Giro del Lago di Bracciano

Domenica scorsa ho gareggiato a Bracciano sul giro del  lago di 34 km.
Cinque settimane prima della maratona di Roma hanno inserito questa gara che risulta perfetta per fare un bel lungo di qualità. Ho fatto il giro del lago di Bracciano prima di quasi tutte le maratone, questo è stato il l’ottavo.
I miei figli vanno a vela in un circolo a Bracciano e quindi la gran parte dei fine settimana da marzo a ottobre li passo lì ( in inverno vanno a Civitavecchia). Quindi il lago è una delle sedi fisse dei miei allenamenti domenicali.
Conosco il percorso molto bene e quindi ho colto al volo l’occasione per fare un lungo a ritmo gara con tutta l’assistenza di ristori etc.
Come tutte le gare che si svolgono a Roma anche questa, pur alla prima edizione e su una distanza così lunga, ha raccolto un mucchio di gente. Naturalmente tutti hanno pensato la stessa cosa rispetto alla mara di Roma. Questo ha avuto un peso maggiore anche in considerazione che la Roma – Ostia, il classico lungo pre-maratona, è stata spostata da un po di tempo a sole tre settimane prima dei 42 km di Roma.
Se tiri la Mezza di Ostia rischi di fregarti le gambe. Non conosco nessuno che ha fatto la Roma – Ostia senza tirarla al massimo delle sue possibilità. E’ impossibile, per noi di Roma, prendere questa gara solo come un allenamento. La classifica conta e nessuno vuole fare brutta figura rispetto ai propri compagni di squadra.
Tornando alla gara di Bracciano sono partito avanti ma senza nessun riscaldamento proprio in funzione del fatto che volevo fare un allenamento. Dopo poche centinaia di metri vedo davanti a me RunnerBlade e l’allenamento spensierato diventa un bel test di tenuta.
Correre con Giancarlo è sempre una fortuna perché è costante e preciso.
Solo che questa volta la sua è rimasta una corsa costante e alla fine anche in progressione mentre io piano piano mi sono spento.
Abbiamo corso insieme fino al 18° – 19° km poi ho iniziato a rallentare. Alla fine mi sono beccato tre minuti di distacco e ho finito in 2:33:20.

sabato 5 febbraio 2011

3 Comuni e prossime gare

Bellisima gara. Non l'avevo mai corsa. Sempre attento alle distanze classiche 10, 21 e 42 guardavo con scetticismo queste gare un po anomale per distanza e piene di salite e discese.
La mattina di domenica il tempo non era per niente bello ma la pioggia ha smesso 5 minuti prima della partenza e da quel momento in poi temperatura ideale per correre.
L'inizio è molto ondulato, non conoscendo il percorso e volendo sfruttare la gara per sostituire il noioso lungo della settimana sono partito piano.
Piano piano ho preso il ritmo e mi sono divertito perchè sono riuscito a gestire la gara in progressione. Sempre concentrato nel controllare lo sforzo in attesa della temuta salita del 13/14 km. Sono stato sempre in corsia di sorpasso ed all'arrivo 1 38'41"  pensavo di essere arrivato anche benino.
La realtà è stata più dura del previsto. Se non sputi sangue dall'inizio alla fine gli altri volano via. Due amici con i quali di solito me la batto mi hanno fatto nero.Giancarlo mi ha rifilato più di 4 minuti e Fabio, del Due Ponti, più di 3.
Salterò la Roma Ostia perchè in settimana bianca. Però per non farmi mancare niente il 13 febbraio farò la gara del giro del Lago di Bracciano ed il 20 farò la presuntuosa cavolata di andare a Verona per fare una mezzamaratona tirata in sostituzione della suddetta R-O alla quale devo rinunciare per evidenti motivi familiari.
Mentre papà gioca a fare il runner chi, nel frattempo, si sta divertendo, crescendo e maturando e spero studiando è Giacomo - my first son- che se la passa a Berkeley per frequentare il secondo semestre del IV Liceo.
Questo è il suo Blog http://giakinusa.blogspot.com/2011_01_01_archive.html.