domenica 1 febbraio 2009

31 gennaio - Pista ciclabile interrotta


Settimana scarsa di corse quella appena passata. Afflitto da una serie di doloretti scaturiti, forse, dal lungo di sabato scorso non ho corso martedì, mercoledì e giovedì. Venerdì me la sono scampata con 10 km. Lenti e finalmente è arrivato sabato. Come d’accordo sin dalla settimana scorsa la mattina alle 8,00 mi sono incontrato con Marco a Ponte Milvio. Marco è uno degli amici incontrati frequentando i blogtrotters. Mi ha dato la forza di finire bene la maratona di Firenze quando, superandomi al 40° km, mi ha dato una tastata/spintarella appoggiandomi una mano sulle chiappe e praticamente constringendomi a seguirlo fino al traguardo. L’adozione ufficiale è avvenuta alla Corsa della Befana dello scorso sei gennaio, appunto. In quella occasione, Ci siamo incontrati in corsa al secondo km, lui partecipava per sfruttare la gara come un allenamento ed io come rientro dopo una lunga pausa, fatto stà che abbiamo corso insieme alternando km veloci a km un po’ più lenti e arrivando al traguardo in un ottimo tempo, fuori dalle mie aspettative. Purtroppo non è il mio tipo (spero anche di non essere io il suo tipo :-)))) altrimenti, chissà. Tornando a ieri il programma stabilito dalla sua tabella era di correre 2 ore – la prima corsa lenta e poi la seconda ora incrementando ogni venti minuti 4’30” – 4’20” – 4’10”.
Per diversificare il percorso siamo partiti da Ponte Milvio lato flaminia in direzione ponte Risorgimento quindi un pezzo della Corsa di Miguel. Siamo poi entrati sulla pista ciclabile con l'intenzione di farsela tutta fino al Labaro e poi tornare indietro. Abbiamo parlato tutta la prima ora. Come avevo intuito è un atleta. Ha fatto vari sport di cui il Judo a livelli di eccellenza, come atleta prima e come allenatore dopo, la corsa la frequentata sin da giovane, prima da studente, a livelli alti e poi da grandicello, sempre con la mentalità del professionista, di quello che sà cosa sta facendo. Nonostante tutta questa esperienza mi ha stupito sapere che si affida a chi ne sa ancora più di lui e si fa seguire da un vero allenatore, mettendo così in evidenza la pressapochezza del mio metodo di allenamento.
La chiusura della pista ciclabile all’altezza del ponticello di legno a 5 km da ponte Milvio ci ha costretto a correre su un pezzo di pista, avanti indietro per 3 volte. Tutta questa attività sportiva, di Marco, e soprattutto il judo, gli hanno procurato una quantità di infortuni pazzesca. Le gambe, le ginocchia, sono piene di cicatrici. Sulle salite delle rampette che si alternano su quel pezzo di ciclabile la sua espressione cambia per il dolore. Le ginocchia gridano vendetta ma ha una soglia del dolore alta. Molto alta. Mi dà l'impressione anzi la certezza che posso spostare in avanti quei limiti che l'inesperienza mi porta a pensare di aver già raggiunto.
Certo la seconda parte dell'allenamento non è andata proprio come avevamo previsto. La progressione si è ridotta in un ritmo sostenuto che, a parte qualche sprazzo , si è tenuto uniforme. Marco veniva da da carichi di lavoro massacranti ed io ero attardato dal fancazzismo adottato nell'ultima settimana. Per fortuna siamo ancora a 50 giorni da Roma e non tutto è compromesso.

5 commenti:

uscuru ha detto...

beato te, almeno hai avuto compagnia,
io oggi gli ultimi giri del percorso, li ho fatti solo, fortuna l'ipod, fino a poco tempo fa'... lo detestavo.

Frate_tack ha detto...

Nemmeno le piste interrotte ti fermano Ste! :-) Bell'allenamento proprio costante!

Furio ha detto...

Stefano l'allenamento è stato comunque buono ;-)

Karim ha detto...

Nulla è compromesso, per il momento, ma vedo che sei sulla via giusta. Anch'io ho fatto Judo, fino alla cintura nera, poi il sesso, le droghe e il rock'n'roll mi hanno tolto tempo e indicato altre vie... Ma cicatrici, nemmeno una. Che tipo di Judo faceva il buon Marco?

Marcaurelio ha detto...

E' stato un bell'allenamento Stefano, che sostituisce ed integra quelle ripetute lunghe, come mi ha spiegato il mio amico Luciano, che mi prepara il programma...Se ti va, rifamo il bis dopo Fiumicino.....
@Karim : bene bene un'altro judoka...le cicatrici sui ginocchi sono dovute alle operazioni per ricostruire i legamenti crociati partiti un anno a distanza dall'altro, durante dei combattimenti, uno in shiai e l'altro in randori (gara ed allenamento) ....

Ciao ed allenatevi