martedì 13 maggio 2008

Stefano - Bresaola

Ho vinto una bresaola. Intera.
La corsa forse è bella per questo. Anche in un gesto così naturale come correre, la tecnologia ha fatto passi da gigante. Scarpe sempre più performanti, tessuti traspiranti per magliette e canotte adatte a qualsiasi clima, cronometri e rilevatori satellitari di velocità e distanze, ipod per non annoiarsi e non pensare troppo quando si è soli con se stessi, occhiali leggeri e fotocromatici per proteggere gli occhi, cronometraggi con chip individuali con trasmettitori radio come in formula uno, e poi vinci una bresaola. Incredibile. Rido e ridono tutti quelli a cui lo racconto.
Comunque è il mio primo premio ad una corsa con oltre 1200 partecipanti e sono contento.
Corri nel Campus è una gara di 10 km che si disputa ogni anno a Tor Vergata, in teoria nel campus universitario. In realtà si corre su stradoni pieni di cavalcavia e tunnel tra Tor Bella Monaca, Tor Vergata ed il Raccordo Anulare. Giusto dai cartelli stradali si può capire che nelle vicinanze ci sono gli edifici delle varie Facoltà Universitarie.
Partenza alle 10.00, solito ingolfamento dovuto alla strada stretta ed al numero spropositato di concorrenti e quindi solo dopo 5 o 600 metri riesco a districarmi e trovare il mio ritmo. Prima della partenza insieme a Francesco “The Coach” ho fatto un buon riscaldamento e non fatico a correre subito sotto i 4’ a km. Corsa dura per il continuo saliscendi del percorso e l’unico momento di distrazione è stato al 4° km quando ho incrociato i primi che tornavano sull’altra corsia della strada con già un km di vantaggio. Primo un keniano poi due marocchini poi un keniano e quinto Giorgio Calcaterra. Un mito. Un tassista romano, vicino ai quaranta, con un enorme esperienza dalle 5 alle 100 km e numerose maratone vinte come quella di Helsinki nel 2003. La sua faccia era sofferente ma benedettoiddio (come dice Di Pietro) stava correndo sotto i 3’ a Km. Che invidia. Il resto della gara l’ho passato a resistere al caldo tanto che al rifornimento del 5° km mi sono versato mezza bottiglietta d’acqua in testa.
All’arrivo, stremato come al solito, passato il traguardo mi hanno dato un cartellino rosa ed una volta al punto di riconsegna del chip cronometrico mi hanno consegnato questa bresaola in cambio del cartellino. E’ stata la mia gara più veloce sui 10 km, per la prima volta sotto i 40’ con un bel 39’16”.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Malacorsa

Stefano, veniamo noi con questa mia addirvi una parola... che scusate se sono pochi ma sedici chilometri e trecentocinquanta metri, punto e virgola, noi ci fanno comodo specie che quest'anno c'è stato una grande moria di infortuni, come voi ben sapete. Punto! Due punti! Ma sì abbondiamo... abbundandis in abbundandum.
Questi chilometri servono a che voi vi consolate dalle fatiche che avreta perché dovete continuare ad allenarvi con noi medesimo di persona... Ma che stai facendo una faticata? S'asciuga il sudore...!
Noi medesimo di persona vi mandano questo scarpino, perché Stefano è corridore che corre... che si deve prendere una Laura in atletica... che deve tenere la testa al solito posto, cioè sopra la maglietta col numero. Punto, punto e virgola. Punto e un punto e virgola!
Salutandovi indistintamente... i vicini Corridori.
Senza nulla a pretendere

Paola e Roberto