lunedì 21 aprile 2008

Non ci resta che correre...

I barboni di Ponte Amedeo – cioè noi, alcuni dei quali delusi dal triste risultato elettorale… - nella rete ci sono già da un po’… Perché corriamo? “Perché è bello, divertente e fa bene”, potremmo dire. Ma chi ci crederebbe? Pure lo yoga fa bene – dicono… - però non mi alzo la mattina alle sette dopo una giornata di lavoro per fare yoga… Ma per fare venti chilometri di corsa, sì.
E allora- evidentemente- c’è di più e c’è dell’altro: essere insieme e da soli; capire che la testa è più importante delle gambe; ascoltare il ritmo del tuo passo, dosare bene le forze correndo ogni volta anche un solo metro in più della volta precedente… E poi bisogna seguire la riga, quella in mezzo alla strada e pure se non c’è pensare solo a quella. Il resto, tutto il resto ti distrae e ti imballa la testa e i muscoli. Ti appesantisce. E invece – come dice – la canzone – “il pilota (e pure il runner) non porta mai pensieri pesanti, che sarebbero già da soli tutto carico in più…” La riga e basta…Perché corro? Non lo so. So però che più corro e più non riesco a farne a meno. Il vero motivo della corsa – forse - è la corsa stessa, una specie di viaggio dove l’importante – per l’appunto - è viaggiare.
Ha ragione Stefano: non ci sono “supporti tecnici”: né una bici, né una racchetta. Nemmeno quell’adorabile pallone… Solo tu e la strada. E qualche faticoso ma gratificante tentativo di allungo…Stamattina – dopo un simpatico viaggio familiare e una settimana di inattività – ha fatto una decina di chilometri con quattro-cinque allunghi veloci.
La prossima sabato tutti insieme?
Saluti.
Giancarlo

1 commenti:

Stefano ha detto...

Che piacere leggerti.
Ci siamo. Come prevedevo il morbo è entrato in circolo.
Mandami una tua foto da pubblicare sul blog, così come spero facciano anche gli altri. Nonostante tu sia un tipo famosetto sia per libri pubblicati che per l'attività di anchor man Tv non ne ho trovata alcuna in rete. Troppo modesto e schivo. Per sabato d'accordo per la corsa tutti insieme. Però cambierei percorso. Quello sul tevere ha troppi sampietrini e sabato scorso, quando mi ci sono fatto 18 km solo soletto, mi ha fatto venire un bel mal di gambe. Ormai abbiamo un'età e sfrugugliare troppo le ginocchia non conviene. Proporrei la pista ciclabile da ponte milvio verso saxa rubra, più liscia anche se molto meno affascinante.
saluti
Stefano